Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

serie di manovre a tenaglia in quelle zone desertiche, e fu così che nel corso di un
decennio i russi si impadronirono dei canati di Kokand, Buchara e Chiva, e
finalmente nel 1881 annessero anche la regione Transcaspiana” 200 , oggi nota come
Khazakstan.
Tutto questo racconto, abbastanza lungo, ci mostra due cose, a proposito
dell’espansione russa in Asia, che trasformò completamente il carattere di quella
nazione: prima di tutto, ci avverte che il contenzioso russo-cinese, nell’Estremo
Oriente, è vecchio di un secolo e mezzo, ed il conflitto degli anni ’70 sull’Ussuri e
sull’Amur risponde al tentativo cinese di recuperare territori ancora rivendicati dalla
Cina. La penetrazione silenziosa di questi ultimi decenni è quindi l’esito di una
strategia ben precisa.
Inoltre, e qui dobbiamo riprendere il libro di Mahan:
“nei domini (asiatici) della Russia, solo le distanze e gli impedimenti imposti dalle condizioni
della natura impongono ostacoli alla sua libertà e pienezza di movimento. A questo elemento di
potenza – la posizione centrale - si deve aggiungere la forma a cuneo della sua proiezione
territoriale nell’Asia Centrale , fortemente sostenuta, su un fianco, dalle montagne del Caucaso e dal
Mar Caspio – completamente sotto il suo controllo, e sull’altro (fianco) dalle catene montuose che
si ergono dall’Afganistan, verso nord-est, lungo la frontiera occidentale della Cina. (Ciò) va visto in
connessione con la relativa facilità, tentatrice, di ulteriore progresso attraverso la Persia fino al
Golfo Persico” 201 .
Questo spiega la principale vulnerabilità dell’Iran, la cui capitale, oltretutto, fu
facilmente conquistata dall’Unione Sovietica nel 1941, che tenne l’intero paese sotto
200 Ibid.
201 A. T. MAHAN. The Problem of Asia. Pag. 25.
147