Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

d)-La strategia dei Grandi Spazi
Il pioniere della trasformazione della geo-strategia in strategia dei grandi spazi fu
Nicholas Spykman, l’inventore del termine geopolitico “Rimland” (“Terra
Costiera”), il cui libro postumo del 1944, “La geografia della Pace”, riporta in modo
estremamente chiara la nuova concezione della geo-strategia: “nell’era della guerra
totale, la strategia militare deve considerare il mondo intero in modo unitario e
pensare tutti i fronti per i loro rapporti reciproci” 58 . Questo concetto fu ripreso in
Italia pochi anni dopo.
L’Ammiraglio di Giamberardino, fra le varie sue opere, scrisse un volumetto
rimasto quasi sconosciuto sul “Prossimo conflitto mondiale”; l’autore, peraltro,
decise in quegli anni anche di riscrivere il trattato su “L’Arte della Guerra in Mare”,
che pur gli aveva dato molta notorietà, pubblicandone una terza edizione, contenente
ampie novità.
Fra queste, la più importante – riprodotta da un articolo che lo stesso autore aveva
pubblicato sulla Rivista Marittima, nell’aprile del 1948 – è costituita appunto dalla
“Strategia dei Grandi Spazi”. L’autore notava, infatti, che la situazione era mutata
profondamente, in pochi anni, rispetto a quella delle due Guerre Mondiali; allora,
infatti, “la potenza militare più importante e con capacità decisiva per il conflitto è
giunta sul fronte europeo da oltre oceano, (e) si è avuto quindi un teatro di operazioni
di diretto urto in Europa, e una sicura zona lontana nel territorio degli Stati Uniti per
la vasta preparazione di mezzi e di uomini” 59 .
58 Da H. COUTAU-BÉGARIE. Op. cit. pag. 728.
59 O. di GIAMBERARDINO. L’Arte della Guerra in Mare-III Edizione. USMM, 1958, pag. 46.
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