Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

ha forse attinto per molto tempo le proprie ricchezze? Naturale è quindi per lei la
possibilità, e naturale il sogno, di dominare il mare in tutta la sua estensione” 100 .
Infatti, è proprio l’Italia che divide fisicamente questo mare in due bacini, e ne
controlla i flussi grazie alla Sicilia: non a caso, per tre anni, durante la Seconda
Guerra mondiale, abbiamo reso oltremodo ardui i passaggi da un bacino all’altro
persino alla Marina Britannica. Ma il Mahan aggiunge qualcosa di più: notando che
l’Italia si trova in una posizione centrale, conferma che noi godiamo di una situazione
considerata oltremodo vantaggiosa in strategia, in quanto consente di mantenere le
forze concentrate, per farle intervenire in ogni direzione, al momento opportuno.
Questo è valido anche dal punto di vista commerciale, malgrado la nota scarsità di
porti dello stivale: l’esempio recente è costituito da Gioia Tauro, che è diventato, in
pochi anni dalla sua costruzione, il principale porto di containers del Mediterraneo,
grazie alla sua posizione, con grande rabbia dei Siciliani, che non si erano attrezzati
per tempo, pur volendo fare la stessa cosa.
Ma, come osservò il Mahan, anni dopo, “per tornare alla frase di Napoleone, la
guerra è una questione di posizioni, essa non vale tanto per questo, ma per gli uomini
che la presidiano. Un esempio significativo è dato da Malta per i francesi nel 1798-
1800. L’isola è posta lungo le linee di comunicazione che portano dall’ovest verso il
Mediterraneo orientale, appunto il Levante, ma poiché allora non vi era una flotta
dislocata in quel porto, la posizione risultò inutile,salvo per il fatto di aver attirato su
di sé l’esercizio del blocco da parte di una piccola forza navale britannica” 101 .
100 F. BRAUDEL. Il Mediterraneo. Pag. 12.
101 A. T. MAHAN. Strategia Navale. Vol II, pag. 43.
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