Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

Questa politica, che ha sempre dato la priorità allo sviluppo economico, ebbe la
sua consacrazione nelle Olimpiadi di Tokyo, nell’estate 1964, che furono una
dimostrazione a tutto il mondo di quanto il Giappone si fosse evoluto: i visitatori
occidentali poterono ammirare il treno super rapido Osaka-Tokyo, la monorotaia che
collegava il centro città con l’aeroporto internazionale, da poco costruito, per non
parlare delle industrie che furono aperte senza restrizioni alle visite.
La Costituzione, preparata dallo stesso MacArthur, sulla falsariga di quella
americana, impediva al paese di avere delle Forze Armate, ma la spinta degli eventi,
ed il rischio di ulteriori aggressioni sovietiche portò alla costituzione di “Forze di
Autodifesa”, in tutto e per tutto simili a delle Forze Armate vere e proprie.
Ma lo spirito antico del Giappone non è morto del tutto. Nell’Accademia Navale
tutte le fotografie dei kamikaze sono riportate in una serie di vetrine, nel corridoio
principale, una torretta della corazzata Nagato, l’unica nave maggiore a non essere
affondata, fa bella mostra di sé davanti al cortile posto al centro degli edifici. Questo
è, in effetti, un doveroso omaggio ai caduti, ma a questo si sono aggiunte
manifestazioni preoccupanti di revisionismo storico.
Anzitutto, “nel 1977 il Ministero dell’Educazione pubblicò le linee guida per i
nuovi libri di testo. In una sintesi della storia del Giappone, lunga varie centinaia di
pagine, il racconto della Seconda Guerra mondiale fu ridotto a sei pagine, in
prevalenza occupate da una foto delle rovine di Hiroshima, un calcolo dei morti in
guerra e foto dei bombardamenti al napalm americani su Tokyo. Il giornale
Economist di Londra osservò che non vi era menzione nel testo né delle perdite del
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