Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

confuciana, viene incoraggiata nelle famiglie numerose una pratica di infanticidio e
aborto, al fine di limitare i carichi familiari in una popolazione in cui la carestia
continua ad imperversare” 326 .
Sull’onda delle aperture al commercio con i russi, si presentarono anche navi di
altri paesi. In particolare, una nave da guerra britannica, la Phaeton, nel 1808,
“ottenne rifornimenti con la minaccia di bombardamento” 327 . Forse anche per questo
affronto, oltre che per le pressioni degli Olandesi di Deshima, “nel 1813, dopo la
presa di Giava, i Britannici subiscono un nuovo rifiuto di apertura delle relazioni
commerciali da parte del Giappone. Anche gli Americani si vedono rifiutare
l’ingresso nel 1837 e nel 1846; poi, nel 1849, è di nuovo il turno dei Britannici” 328 .
Più esattamente, i tentativi americani erano stati i seguenti: “nel 1832, un inviato
americano morì prima di raggiungere il Giappone; nel 1837 una nave mercantile
anglo-americana era stata respinta dal fuoco proveniente da terra; nel 1845 una
baleniera americana riuscì a rimpatriare alcuni pescatori giapponesi che avevano fatto
naufragio; nel 1846 lo USS Columbus, al comando del commodoro James Biddle, si
ancorò all’entrata della baia di Tokyo, non ottenendo nulla a parte il costituire una
temporanea attrazione turistica; e nel 1848, di nuovo grazie alla minaccia di
bombardamento, lo USS Preble riuscì a recuperare alcuni pescatori americani che
erano naufragati” 329 .
326 R. CALVET. Op. cit. pag. 296.
327 S. HOWARTH. Op. cit, pag.173.
328 R. CALVET. Op. cit. pag. 303.
329 S. HOWARTH. Op. cit. pag. 173.
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