Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

queste le caratteristiche razziali (oggi si parlerebbe dei popoli) ed avremo
probabilmente i principali ingredienti del materiale grezzo che, per effetto degli
impulsi variabili dall’interno e dal di fuori, è gradualmente lavorato fino a diventare
storia” 81 . Siamo quindi di nuovo in piena geo-strategia, per uno studio di previsione
strategica, che ci introduce quindi, più direttamente, alle tematiche del corso.
In quel periodo, l’autore, ufficiale di Marina in pensione, era impegnato nella
delegazione USA alle Conferenze di Pace dell’Aja, e questo si riflette inevitabilmente
sul testo, pieno di idee su come le potenze europee potrebbero trovare un accordo
sulla spartizione delle zone d’influenza, in quel continente. Naturalmente, come in
tutti gli esercizi di previsione, vi sono parti che appaiono errate, nella nostra visione,
che essendo “a posteriori” nota facilmente cosa non si è materializzato.
I due difetti principali, in questo ambito, sono: anzitutto la mancata comprensione
del fatto che la guerra in Sud Africa, condotta dalla Gran Bretagna contro i Boeri,
aveva causato un trauma profondo in Germania, il cui governo reagì non solo
inviando armamenti ai Boeri – regolarmente bloccati dalle navi da guerra britanniche
– ma anche sviluppando quella corsa agli armamenti navali di cui sono piene le
cronache dell’epoca.
Tutti i discorsi dell’autore sugli interessi in comune di quelle due potenze, e più in
generale delle nazioni teutoniche, fanno quindi sorridere noi, che sappiamo come
andarono i fatti. In sintesi, Mahan sosteneva che, in Asia, vi erano due schieramenti
potenzialmente contrapposti. Da un lato vi era la potenza continentale, la Russia,
81 A. T. MAHAN. The Problem of Asia. Ed Little, Brown & Co. 1900, pag. v
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