Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

Ad Acri arrivò anche Riccardo, re d’Inghilterra, l’8 giugno 1191, dopo un lungo
tragitto via mare, durante il quale aveva conquistato l’isola di Cipro, deponendo il suo
preteso re, Isacco Comneno, che aveva rifiutato viveri ed acqua agli Inglesi, ed aveva
intimato loro di sgomberare. Nel frattempo, però, l’assedio di Acri, dopo due anni,
volgeva ormai al termine e la città si arrese, il 12 luglio 1191, un mese dopo l’arrivo
di Riccardo. Questa volta i Crociati erano riusciti a sostenere l’assedio ed a
respingere i contrattacchi di Saladino, grazie all’appoggio del potere marittimo,
fornito dalle repubbliche marinare italiane, che avevano rifornito i Crociati, avevano
trasportato i rinforzi, ed avevano imposto un blocco alla città, impedendo l’arrivo dei
rifornimenti del nemico.
Dopo la vittoria, le discordie si ripresentarono in campo alleato, ed i Francesi
abbandonarono la spedizione; Riccardo decise di continuare verso Gerusalemme,
tenendosi vicino al mare, da cui traeva forza, e si stabilì a Giaffa, e ad Ascalona, ma
fu dissuaso dal tentare l’assedio di Gerusalemme, dato il rischio di essere tagliato
fuori dai collegamenti col mare, date le sue forze limitate, insufficienti a controllare il
territorio circostante, di fronte a Saladino, che faceva terra bruciata e compiva
incursioni nei punti deboli del suo schieramento.
Alla fine, il 8 ottobre 1192, egli concluse una tregua di tre anni con il nemico e si
ritirò. Stando all’accordo, “i cristiani avrebbero conservato Giaffa, avrebbero invece
abbattuto quello che avevano costruito ad Ascalona; libere sarebbero state le
comunicazioni, i commerci; i cristiani avrebbero potuto visitare il Santo Sepolcro e
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