Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

La sua configurazione insulare, inoltre, non ha mai facilitato un’unione politica,
specie nel tempo in cui la navigazione era basata sul vento: in quella zona del mondo,
infatti, i venti sono stagionali, con “il monsone umido che viene dal Pacifico,
portatore di piogge nei mesi di novembre-marzo, e quello asciutto, che giunge dal
continente, portatore della stagione secca” 402 .
Passando a considerare il territorio, ci si trova davanti ad un insieme di 18.000
isole, di cui circa 1.000 abitate in permanenza ed altre 5.000 visitate periodicamente;
l’isola più grande è Sumatra, con una superficie di 485.000 chilometri quadrati, e la
capitale, posta invece sull’isola di Giava, è Giacarta. Tre fra le isole maggiori,
peraltro, non appartengono totalmente alla repubblica dell’Indonesia. Infatti, il
Borneo Settentrionale, nonché le metà orientali della Nuova Guinea e Timor sono
indipendenti.
Il territorio è anche pieno di vulcani attivi, per cui la popolazione è spesso
tormentata da terremoti, eruzioni, a volte esplosive, nonché dagli Tsunami, le onde
gigantesche provocate da sismi sottomarini. Notevoli sono anche le ricchezze
minerarie, con abbondanza di petrolio e di metalli pregiati; il terreno, inoltre, è
particolarmente ubertoso. Le pianure sono vaste e ricche d’acqua, ideali per la
coltivazione, fra l’altro, di riso, mais, manioca, soia, arachidi, canna da zucchero.
“Geologicamente e naturalisticamente, la frattura che divide Asia ed Australia si
pone altrove: ad est di Bali e di Borneo la natura cambia aspetto. L’intero arcipelago
è tagliato in due dalla cosiddetta linea di Wallace: animali e piante che si trovano ad
402 Ibid.
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