Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

ha lasciato poco orgoglio nazionale, con risultati negativi in termini di coesione del
popolo. Solo in rare occasioni, come durante i campionati mondiali di calcio,
l’esultanza collettiva per i successi della squadra italiana mostra che questo
sentimento non è perduto completamente.
Quali sono le implicazioni militari di questa forma esacerbata di politica? Ci vuole
poca immaginazione per comprendere che il bastione indispensabile per la
conseguente strategia è un assetto militare forte, invero capace si sopraffare. Nessuna
lotta contro altre civiltà può aver luogo senza il possesso di una grande forza, in
grado di proiettarsi ben al di là delle frontiere.
Sfortunatamente, le spese smoderate, richieste per conseguire una preponderanza
mondiale o regionale, sono spesso un serio impedimento per consentire uno standard
elevato di vita ed una solida economia, e possono persino mettere a rischio la
sopravvivenza del regime politico, quando esse si espandono fuori controllo.
Come notò un saggio studioso, “esiste un collegamento molto chiaro, nel lungo
termine, fra l’ascesa economica ed il declino di una singola Grande Potenza e la sua
crescita e declino come una potenza militare importante (o impero mondiale)”. Più
pericoloso ed estremamente preoccupante è, in questo caso, la tentazione crescente
dei leader, di sfruttare la loro potenza militare, una volta acquisita ad un costo
elevato, per paura di vedere la sua obsolescenza ed il suo dissolvimento
Ma anche il successo, nello sforzo di dominare i vicini, è una trappola. Come i
Russi fecero con Napoleone, cedendo terreno senza combattere, più una Nazione si
espande, più essa arriva vicina al suo punto di eccessiva estensione. Come Clausewitz
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