Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

Ambedue le province, peraltro, godevano di una forma pur limitata di
autogoverno, essendo governate da principi locali, noti come Voivodas or
Hospodars, spesso scelti fra i principi greci leali alla Sublime Porta, chiamati
Phanariotes, dal nome del distretto greco di Istanbul. Stretti fra la potenza emergente
della Russia e la Bulgaria, dominati dagli Ottomani, questi governanti seguirono una
politica di sudditanza formale verso la Sublime Porta, avendo cura, però, di non
opporsi alla Russia, ogni qualvolta questa conduceva una guerra offensiva contro i
Turchi.
Ma questa regione godeva di un altro vantaggio, visto che si trovava all’estrema
periferia dell’impero ottomano. Essa, infatti, era aperta e permeabile anche dalle
influenze europee, grazie alla sua lingua, molto simile al francese – e questo consentì
alla gente colta di leggere i saggi del periodo rivoluzionario francese – nonché grazie
alla sua frontiera con l’Ungheria, sorvegliata meno strettamente di ogni altra frontiera
dell’impero.
Non che le relazioni con i Magiari fossero sempre facili ed amichevoli! L’area
chiamata Transilvania era, ed è ancora, il pomo della discordia, essendo abitata da
una forte minoranza ungherese, più sviluppata e ricca della maggioranza,
prevalentemente basata sull’etnia rumena. Nel complesso, questi due principati, o
Principalità, come vennero chiamate più tardi, godevano di molta più libertà rispetto
agli altri possedimenti europei della Sublime Porta.
Durante il periodo della guerra d’indipendenza greca, molti leader rivoluzionari
avevano stretti legami con le Principalità; le usavano per fare la spola in sicurezza fra
113