Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

Mahan, “tra gli ufficiali russi correva abitualmente la voce che essi non erano in
grado di mantenere la penisola di Liao Tung (Kuang Tung) su cui si trovava Port
Artur e neppure la Manciuria inferiore” 351 . Quindi, o si doveva tenere la penisola
oppure si sarebbero dovute ritirare le navi a nord.
Come nel caso del precedente trattato di Shimonoseki, dieci anni prima, le potenze
riunite esercitarono forti pressioni sul Giappone affinché moderasse le sue richieste,
al tavolo della pace, organizzato dal Presidente Theodore Roosevelt a Potsmouth, nel
New Hampshire, nell’agosto 1905. In definitiva, al Giappone venne riconosciuto “il
preminente interesse in Corea, (gli fu) ceduto l’affitto della penisola del Liao Tung, la
parte meridionale della ferrovia fino a Changchun e la metà dell’isola di Shakalin. I
due paesi si impegnarono di restituire la Manciuria alla Cina e, nonostante le forti
insistenze giapponesi, non fu concordata alcuna indennità” 352 .
Quest’ultimo punto era particolarmente importante per il Giappone, che aveva
subito pesanti perdite umane, “tra 60 e gli 80.000 uomini” 353 ed il cui deficit di
bilancio, già elevatissimo, era salito alle stelle per effetto della guerra; oltretutto, era
stato proprio il governo giapponese a proporre agli Stati Uniti di fare da mediatori,
per cui questo iniziò a considerare la nascente potenza americana come un probabile
avversario, con il quale, prima o poi, ci si sarebbe scontrati. Per rifarsi, il Giappone,
quindi, sfruttò alla lettera il testo del trattato, portando a compimento “l’annessione
discreta ma violenta della Corea, nel 1910” 354 , senza che l’Occidente protestasse.
351 A. T. MAHAN. Strategia Navale. Vol II, pag. 245.
352 N. V. RIASANOVSKY. Op. cit. pag. 404.
353 R. CALVET. Op. cit. pag. 337.
354 Ibid.
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