Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

militare bizantina, sia pure con notevoli difficoltà. Anche per mare, gli Arabi
divennero rapidamente un pericolo, a causa delle loro scorrerie, che si spingevano
all’interno, arrivando fino ai passi alpini, dopo essere sbarcati nel Sud dell’attuale
Francia.
In effetti, il crollo dell’Impero Romano d’Occidente aveva creato una situazione
estremamente favorevole, un vuoto di potenza che permise agli Arabi il controllo di
immense zone, la cui popolazione era relativamente scarsa e, soprattutto, priva di un
potere militare coeso ed efficace, tale da resistere alle avanzate degli invasori.
Cosa c’era dietro questa spettacolare serie di successi? Indubbiamente, alla base di
tutto questo esistevano una situazione di crescita vertiginosa della popolazione, una
ricchezza senza pari, un sistema militare efficace ed innovativo – la cavalleria araba è
rimasta leggendaria - ed uno spirito di conquista che era sostenuto dalla religione
maomettana, un verbo da diffondere fra gli infedeli.
La reazione occidentale tardò a materializzarsi, per la mancanza di poteri forti, in
grado quindi di chiamare a raccolta tutte le energie delle comunità, messe in pericolo
da questo nuovo flagello. La stessa vittoria di Roncisvalle fu, di fatto, una battaglia
d’arresto, che non fu seguita immediatamente da alcuna controffensiva, all’interno
della Spagna, per ricacciare l’invasore.
La proclamazione dell’Impero di Carlo Magno, in definitiva, non può essere vista
solamente come un movimento interno all’Europa, teso a ripristinare la precedente
epoca d’oro dell’Impero di Roma, ma era in realtà il primo tentativo di far fronte al
pericolo arabo. Bisognò attendere altri due secoli, dopo l’arrivo dei Normanni in
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