Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

pericolosi per i governi liberi in tempo di pace, la Marina era utile solo per le
conquiste, ed il bastione della nostra difesa è la milizia nazionale”. I fatti della vita,
come potrete notare, sono spesso più potenti della volontà umana. Lo stesso zigzag
politico può essere notato negli anni successivi.
Quando una disputa con Potenze straniere era in corso, tutti i leaders politici
concordavano sull’importanza di una Marina, per difendere il Paese e per proteggere
il suo commercio di oltremare. Appena un accordo veniva raggiunto, peraltro, alcuni
Senatori, come Thomas Hart Benton del Missouri, desiderosi di riprendere la vecchia
prassi, salivano sul podio, e dicevano che “era il dovere del Congresso decidere se
dovesse essere una Marina per difendere le nostre case o per portare la guerra
oltremare. Non lasciando dubbi sulla sua avversione verso la seconda, egli insistette
che la nostra costa e le città potevano essere difese senza grandi flotte per mare”.
Chiaramente, non era semplicemente una lotta fra sostenitori ed oppositori di una
grande Marina. Questi ultimi volevano finanziare la spinta verso l’Ovest, a spese
della Marina; sfortunatamente, nella loro mentalità isolazionista, essi non erano
capaci di comprendere che ogni espansione, persino all’interno del loro continente,
avrebbe comportato la probabilità di ledere interessi stranieri significativi, presto o
tardi, come del resto accadde per l’Oregon, rivendicato anche dalla Gran Bretagna.
I conseguenti rischi per la sicurezza non potevano essere sventati solo da un grande
esercito di occupazione poco moderno e da un dispositivo di difesa costiera, che
lasciava il commercio estero USA esposto a facili misure di rappresaglia. Ed il
commercio estero forniva le risorse che potevano finanziare la stessa espansione!
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