Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

loro prezioso possedimento. Le due nazioni, infatti, diffidavano l’una dell’altra e lo
continueranno a fare fino all’incidente di Fashoda, nel Sudan, evento che fece
comprendere l’urgenza di accordarsi fra loro.
L’indole pacifica degli abitanti, insieme al fatto che i governanti locali erano
rimasti al loro posto, consentì lo sfruttamento delle terre coltivabili, come abbiamo
visto, senza gravi difficoltà. Il sorgere del comunismo, dopo la Prima Guerra
mondiale, portò gli Indocinesi che studiavano in Francia a contatto con la nuova
ideologia. Fra questi vi era un giovane, di nome Ho-Ci-Min.
Ma, il 2 settembre 1939, scoppiò la Seconda Guerra mondiale, e nel maggio
successivo, la Francia fu sconfitta dalle forze tedesche e dovette chiedere un
armistizio. Il Giappone, che cercava di bloccare i rifornimenti anglo-americani
all’esercito nazionalista cinese, attraverso il porto di Hai-Phong, e voleva
sconfiggerlo nello Yunnan con un attacco alle spalle, domandò al nuovo governo
francese il diritto di passaggio attraverso il Vietnam del Nord. Mentre le trattative
procedevano a Vichy, il 22 settembre 1940, i Giapponesi attaccarono, bombardando
le forze francesi lungo il confine e sbarcando ad Hai-Phong.
La Francia dovette acconsentire allo stazionamento di truppe giapponesi nel
Vietnam del Nord, ma nel frattempo, il Siam, che rivendicava da tempo una parte dei
territori cambogiani abitati da un’etnia Thai - la stessa che viveva nel suo territorio,
ed aveva appunto spinto il Siam a mutare nome in Thailandia nel 1939, per
evidenziare le sue rivendicazioni - si alleò al Giappone. La sconfitta francese in
Europa, e l’avvento del debole governo di Vichy aveva imbaldanzito questa nazione,
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