Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

Come notava Mahan, l’isolamento implica l’impossibilità di facile accesso alle rive
del paese isolato. Ciò era impossibile da ottenere in Europa, la cui linea di costa è
talmente ricca di baie e d’insenature che la loro sorveglianza era quasi impossibile.
Inoltre, la decisione presa da Napoleone, il quale proibiva ogni commercio con altre
Nazioni, al di fuori del continente europeo, lasciava poco spazio per ogni espansione
industriale al di là delle frontiere della Francia.
Ciò era insostenibile per l’Europa, a causa della sua mancanza di autosufficienza
alimentare, e portò a ripetute violazioni, talmente numerose che persino l’enorme
potenza militare di Napoleone si dimostrò insufficiente per il compito di interdire il
contrabbando dei beni. “Per quanto grande fosse la potenza di Napoleone, essa
cessava, come quella di certi maghi, quando raggiungeva l’acqua”.
L’isolamento, nel suo significato pieno, è quindi attuabile di rado, da ogni grande
strategia, nei nostri tempi di interdipendenza economica e di intensi scanbi di
materiali e beni fra tutti i Paesi del mondo. Peraltro, applicazioni limitate di questo
concetto, come abbiamo visto nel caso degli Stati Uniti, sono ancora prese in
considerazione di tempo in tempo, ma esse assomigliano da vicino ad un’altra
politica, più diffusa, e precisamente il neutralismo.
Il neutralismo, di fatto, è il rifiuto — o l’impossibilità — di aderire ad ogni alleanza
militare, come pure ad altri tipi di impegno militare con altre Potenze, ed è una specie
di isolazionismo applicabile limitatamente agli affari internazionali.
Guardando intorno, sul mondo, e scorrendo le pagine polverose della storia, è
possibile notare che alcune Nazioni hanno scelto la neutralità, come un loro tipo di
176