Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

Come spesso accade, una volta ottenuta la resa di Manila, il 12 agosto successivo,
direttamente dalle forze spagnole, che non volevano arrendersi ai locali e dopo aver
firmato il trattato di pace a Parigi con la Spagna, negli Stati Uniti si accese un intenso
dibattito. Da una parte vi erano i Democratici – fra i quali il Presidente MCKINLEY
– che sentivano forte la vocazione storica americana di anti-colonialismo, ed
avrebbero voluto al più ottenere una base di appoggio per i commerci, nonché per
poter proiettare le loro forze, all’occorrenza, verso la Cina.
I Repubblicani, invece, erano influenzati da Teodoro ROOSEVELT e sostenevano
l’annessione sic et simpliciter dell’arcipelago la cui popolazione, a loro parere, non
era matura per l’indipendenza; il Presidente trovò improvvisamente un compromesso,
sintetizzato con lo slogan “Benevolent Assimilation”,, che voleva indicare una
cooptazione morbida dei Filippini negli Stati Uniti e così, con due voti di margine, il
Congresso sanzionò il Trattato di Pace di Parigi, inclusa l’annessione dell’arcipelago.
In questo modo, i nuovi occupanti provocarono la reazione dei locali, convinti
che gli Stati Uniti si fossero rimangiati la promessa, e di conseguenza scoppiò
un’insurrezione, la notte del 4 febbraio 1899, quando un soldato americano di
pattuglia “all’interno della base di Manila sorprese e sparò a tre filippini” 435 .
Dopo una serie di successi, fra i quali la battaglia di Novaleta 436 , una metà del
contingente USA fu dirottato d’urgenza in Cina, come contributo di forze per liberare
le Legazioni occidentali di Pechino, assediate dai Boxer; questo prolungò
l’insurrezione che durò quindi tre anni, fino al 1902, quando Aguinaldo venne
435 D. DALTON. Op. cit. pag.499.
436 J. R. MOSKIN. The Story of the US Marine Corps. Ed. Paddington Press, 1979, pag. 91.
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