31.05.2013 Views

PENSIERO E SENSO NELL'ESPERIENZA ... - FedOA

PENSIERO E SENSO NELL'ESPERIENZA ... - FedOA

PENSIERO E SENSO NELL'ESPERIENZA ... - FedOA

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

iflessione fenomenologica, la quale, si legge nelle lezioni del 1907, «procede<br />

per sguardi chiarificatori, determinazioni di senso e distinzioni di senso» 570 , e<br />

dunque si dispiega nel tempo, parrebbe avere nell’io puro, in quanto unità di ogni<br />

cogito, un fulcro che «non è una realtà» 571 , ossia non si manifesta sensibilmente,<br />

ed è altresì immutabile. Assoluta ipseità 572 , l’io puro non è, tuttavia, come anche<br />

ha osservato Paul Ricoeur, un io cristallizzato nelle forme di una mera<br />

puntualità; esso, piuttosto, è una vita sotto la quale ha dimora una serie di<br />

habitus, intesi come «necessità di struttura del tempo immanente affiché ogni<br />

operazione, opinione, giudizio, affetto, volizione, ecc., “permanga” in modo tale<br />

che il suo “tema” sia riconosciuto nella sua stabilità, ed il mio stesso io<br />

permanente sia ritrovato e riconosciuto» 573 . L’io puro si costituisce, quindi,<br />

nell’«unità del tempo infinito ed immanente», o, meglio, esso si costituisce nella<br />

propria identità solo in riferimento all’identità stessa del tempo immanente 574 . La<br />

nozione di “immanenza”, pur attraverso un’ampia e tutt’affatto univoca<br />

intemporale del puro io trova il proprio fondamento nella duplicità del suo stesso principio<br />

egologico.<br />

570<br />

E. Husserl, Die Idee der Phänomenologie, cit., p. 58; trad. it. p. 89.<br />

571<br />

E. Husserl, Ideen zu einer reinen Phänomenologie und phänomenologischen Philosophie.<br />

Zweites Buch, cit., p. 325; trad. it. p. 319.<br />

572<br />

Cfr. E. Husserl, Cartesianische Meditationen, cit., p. 100; trad. it. p. 92, § 31: «L’ego coglie<br />

se stesso non solamente come corrente di vita, ma anche come “io”, come io che ho questo o<br />

quest’altro oggetto di coscienza, come io che vive questo o quel cogito in quanto sono lo stesso<br />

io».<br />

573<br />

P. Ricoeur, Analyses et problèmes dans Ideen II de Husserl, in «Revue de métaphysique et de<br />

morale», 56 e 57, 1951 e 1952, poi anche in Id., A l’école de la phénoménologie, Vrin, Paris<br />

1993; trad. it. di C. Liberti, Analisi e problemi nelle Ideen II di Husserl, in P. Ricoeur, Studi di<br />

fenomenologia, Sortino, Messina 1979, pp. 129-208, qui p. 162. Ma si vedrà pure quanto Husserl<br />

stesso sostiene nel § 29 di Ideen zu einer reinen Phänomenologie und phänomenologischen<br />

Philosophie. Zweites Buch, cit., pp. 111-112; trad. it. p. 116.<br />

574<br />

E. Husserl, Ideen zu einer reinen Phänomenologie und phänomenologischen Philosophie.<br />

Zweites Buch, cit., p. 112; trad. it. p. 117. Ma si veda pure quanto poco oltre Husserl ancora<br />

sostiene: «Ciò che rientra immanentemente in un flusso di tempo ha un’unità che è percepibile e<br />

afferrabile in modo adeguato. L’unità dell’immanenza è l’unità di un flusso costante nel cui<br />

contesto si costituisce qualsiasi durata e qualsiasi modificazione immanente. Tutte le unità della<br />

durata che si costruiscono nel flusso continuo del tempo immanente si raccolgono nell’unità del<br />

flusso di coscienza che costantemente diviene, che cresce, che è monadico, e dell’io puro che gli<br />

inerisce» (Ivi, p. 120; trad. it. p. 124). Assai bene, E. Paci, considerando questi momenti della<br />

meditazione husserliana, scriveva: «la coscienza intenzionale è sempre ferma nel proprio essere<br />

ora, eppure è proprio perché è sempre ora che è sempre nel tempo ed ha una forma temporale<br />

sempre identica (la forma triplice del passato, del presente e del futuro), forma che è sempre a<br />

sua volta, nel suo contenuto, nella sua temporalità fluente» (Id., Introduzione a G. Brand, Mondo,<br />

Io e Tempo nei manoscritti idetiti di Husserl, cit., pp. 5-24, qui p. 9). Cfr. pure D. Zahavi, Inner<br />

Time-Consciousness and Pre-reflective Self-awareness, in The New Husserl, cit., pp. 157-198, in<br />

part. pp. 166-168 e Id., Self Awareness and Alterity, cit., pp. 63-90, in part. pp. 67-75, dove si<br />

sostiene che gli atti intenzionali sono oggetti temporali esistenti nel tempo soggettivo, ma che si<br />

costituiscono in una più profonda dimensione della soggettività: il flusso assoluto della coscienza<br />

interna del tempo.<br />

136

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!