PENSIERO E SENSO NELL'ESPERIENZA ... - FedOA
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presente originario assoluto, essendo questo in un rapporto essenziale con la<br />
serie delle modificazioni 977 . Queste, nella prospettiva husserliana, si<br />
dispiegherebbero nei modi propri di una ritenzionalità, mai, però, interamente<br />
conclusa, dal momento che, tenendo fermo che ogni ritenzione è modificazione<br />
di una presentazione originaria, questa è, a sua volta, pure una «attesa riempita<br />
[erfüllte Erwartung]» 978 . In senso generale, il tempo e lo scorrere dei modi<br />
temporali di datità sono intrecciati, sicché si può essere consci del tempo soltanto<br />
nel fluire di questi stessi modi temporali 979 . Questi, a loro volta, parrebbero<br />
orientati, rispettando un ordine di “predelineazioni” che muove a partire da un<br />
passato ritenzionalmente determinatosi, in modo che «ogni vissuto presente del<br />
riempimento» sia «una coscienza del diventar-presente [Gegenwärtig-Werden] di<br />
qualcosa che è anticipato nella protenzione passata» 980 . La protenzione, nel suo<br />
essere «un intenzionare preafferrante e anticipante» 981 , dà luogo ad un<br />
continuum, che non soltanto è diretto al suo riempimento immediato, ma anche<br />
verso un orizzonte vuoto, che pur gradualmente riducentesi al cadere d’ogni<br />
nuovo riempimento immediato 982 , non è mai completamente raggiunto ed<br />
stesso tempo, che il presente vivente, in quanto presente attualmente vivente, pure a sua volta,<br />
trapassa continuamente in un presente vivente appena stato ecc.».<br />
977<br />
Cfr. S. Taguchi, Das Problem der “Ur-Ich” bei Edmund Husserl, cit., p. 173: « Il presente<br />
originario non sta in una posizione unilateralmente sovraordinata, la quale risiede al di fuori dei<br />
presenti modificati. Piuttosto questa stessa presenza originaria attraverso l’apparire delle<br />
modificazioni ottiene il significato di “uno fra i molti” ed occupa un posto fra i presenti che si<br />
dispongono in successione. Il rapporto fra il modo originario e la modificazione non è per ogni<br />
modificazione eguale, così come, parimenti, una origine produce più prodotti. Il presente<br />
originario si inserisce, cioè, nella serie dei presenti equiparati, ma questo presente originario,<br />
equiparato, modificato, è il risultato del significante raddoppiamento di senso del ”solo”<br />
medesimo presente originario».<br />
978<br />
E. Husserl, Die Bernauer Manuskripte über das Zeitbewusstsein, cit., p. 7.<br />
979<br />
Ivi, p. 36: «Il tempo è la forma dell’oggettività identica, la quale deve necessariamente<br />
costituirsi nella forma di orientazione del presente, del passato e del futuro». Si veda a questo<br />
riguardo il contributo di J. B. Brough, Time and the One and the Many (In Husserl’s Bernauer<br />
Manuscripts on Time Consciousness), in «Philosophy Today», 46, 2002, pp. 142-153, attento nel<br />
sottolineare come il presente, il passato ed il fututo non siano punti successivi del tempo, né<br />
costituiscono la forma, presi insieme, di una estensione del tempo. Essi, piuttosto, sono i modi<br />
nei quali i punti di tempo e la durata appaiono.<br />
980<br />
R. Bernet, Einleitung der Herausgeber, in E. Husserl, Die Bernauer Manuskripte über das<br />
Zeitbewusstsein, cit., p. XLII.<br />
981<br />
E. Husserl, Analysen zur passiven Synthesis, cit., p. 86; trad. it. p. 131.<br />
982<br />
E. Husserl, Die Bernauer Manuskripte über das Zeitbewusstsein, cit., p. 9: «Il continuum degli<br />
atti protenzionali è in ogni fase propriamente un continuum, e cioè un punto in questa<br />
protenzione riempita e dopo il restante una protenzione vuota. La protenzione riempita è il<br />
compimento di una precedente protenzione vuota, la quale a sua volta è solo un elemento non<br />
autonomo da un atto ulteriore, il quale ha una fase del compimento. Nella continuazione la<br />
successiva coincidenza resta sempre; il pieno, subentrante nel vuoto, crea un atto modificato, che<br />
però come compimento dopo ciò che concerne una nuova fase presentantesi originarimente (e per<br />
ciò esso diviene ciò che si presenta in modo originario) coincide con l’atto precedente<br />
conformemente ad una componente del vuoto, mentre il vuoto restante si copre con il precedente<br />
vuoto. Nel processo questa coscienza vuota [Leerbewusstsein] incessantemente continua;<br />
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