PENSIERO E SENSO NELL'ESPERIENZA ... - FedOA

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- Vouilloux B., L’”impressionisme littéraire”: une révision, in «Poétique», 121, 2000, pp. 61-92. - Vuillemin J., Essai sur la signification de la Mort, Puf, Paris 1948. - Waldenfels B., Fenomenologia dell'estraneità, a c. di G. Baptist, trad. it. di R. Cristin, F. Longato, M. Failla e G. Baptist, Vivarium, Napoli 2002. - Walzl F.L., The Liturgy of the Epiphany Season and the Epiphanies of Joyce, in «PMLA», 4, 1964, pp. 436-450. - Warning R., Supplementäre Individualität. Prousts “Albertine endormie”, in Individualität, hrsg. v. M. Frank und A. Haverkamp, Fink Verlag, München 1988, pp. 440-468. - Warning R., Écrire sans fin. La Recherche à la lumière de la critique textuelle, in Marcel Proust. Écrire sans fin, éd. par. R. Warning et J. Milly, CNRS Éditons, Paris 1996, pp. 13-26. - Welton D., The Origin of Meaning. A Critical Study of the Thresholds of Husserlian Phenomenology (Phaenomenologica 88), Martinus Nijhoff, Le Hague - Boston - Lancaster 1983. - Welton D., The Systematicity of Husserl’s Trascendental Philosophy. From Static to Genetic Method, in The New Husserl, cit., pp. 255-288. - White A., Reconstructing Husserl: A critical response to Derrida's Speech and Phenomena, in «Husserl Studies», 1, 1987, pp. 45-62. - Wilcock J.R., Il monologo interiore, in Saggi italiani 1959, a cura di A. Moravia e E. Zolla, Bompiani, Milano, pp. 159-162. - Wilson E., Axel’s Castle. A Study in the Imaginative Literature of 1870-1930, Scribner’s, New York 1931; trad. it. di M. e L. Bulgheroni, Il castello di Axel. Studio sugli sviluppi del simbolismo tra il 1870 e il 1930, il Saggiatore, Milano 1965. - Woolf V., Orlando. A Biography, The Hogarth Press, London 1929; trad. it. di G. Scalero, Orlando, Mondadori, Milano 1996. - Woolf V., Pictures, in Ea., The Moment and Other Essays, Harcourt & Brace, New York 1948; trad. it. di F. de Giovanni, Quadri, in V. Woolf, Immagini, Liguori, Napoli 2002, pp. 66-79. - Yamaguchi I., Die Frage nach dem Paradox der Zeit, in «Recherches Husserliennes», 17, 2002, pp. 25-49. - Yoshida J., Le grand-mère retrouvée. Le procédé du montage des “Intermittences du cœur”, in «Bulletin d’informations proustiennes», 23, 1992, pp. 43-64. - Yoshida J., Sur quelques images de l’agonie chez Proust, in «Équinoxe», 15, 1998, pp. 54-65. - Yoshida J., Genèse de l’atelier d’Elstir à la lumière de plusieurs versions inédites, in «Bulletin d’informations proustiennes», 8, 1978, pp. 15-28. - Zahavi D., Constitution and ontology: some remarks on Husserl’s ontological position in the Logical Investigation, in «Husserl Studies», 9, 1992, pp. 111-124. - Zahavi D., Sleep, Self-awareness and Dissociation, in «Alter», 5, 1997, pp. 137- 151. - Zahavi D., Self-awareness and Alterity. A Phenomenological Investigation, Northwestern University Press, Evaston (Illinois) 1999. 345
- Zahavi D., Inner Time-Consciousness and Pre-reflective Self-awareness, in The New Husserl, cit., pp. 157-198. - Zahavi D., Time and Consciousness in the Bernau Manuscripts, in «Husserl Studies», 20, 2004, pp. 99-118. - Zecchi S., Un manoscritto husserliano sull'estetica, in «aut-aut», 131-132, 1972, pp. 80-94. - Zima P.V., L’ambivalence romanesque. Proust, Kafka, Musil, Le Sycomore, Paris 1980; trad. it. di E. D’Ambrosio, L’ambivalenza del romanzo. Proust, Kafka, Musil, Pironti, Napoli 1985. - Zima P.V., Vom Marcel Proust zur Dekonstruktion. Le “monde des différences”, in Marcel Proust und die Philosophie, hrsg. v. U. Link-Heer, V. Roloff, Insel, Frankfurt a. M. 1997, pp. 213-227. - Zollinger E., Auf der Suche nach der Quelle – von Andersen bis Ovid, in «Neue Zürcher Zeitung» del 16 settembre 2006. 346
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ISTITUTO ITALIANO DI SCIENZE UMANE
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Introduzione Il confronto fra la le
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cancellata dalle immagini fluttuant
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scissione parrebbe dunque trovare l
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Nel Cahier LIX, Proust ha emblemati
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Invero, il contenuto di questo pass
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onirica che, inizialmente, il reale
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im Traum di Jean Paul 39 , essendo
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di Albertine prende ad abitare l'un
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L'Io è privo di indicazioni circa
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«Toute cette évocation tournoyant
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ilevare come la dimensione onirica
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Erfahrung und Urteil e dalle Analys
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differenza di quanto venga sostenut
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generale principio per il quale aff
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l'intenzionalità come il proprio
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Questa, infatti, deve analizzare i
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Per Husserl, l'oltrepassamento del
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partire da essa, infatti, l'io si r
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[Vorgegebene] passive di ciascun at
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necessario portare l'attenzione sul
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«un nuovo sistema di tendenze di s
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perché egli di fatto esclude che i
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nostro orizzonte di senso, abbia la
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contenuto nel sonno già presuppone
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epoche discontinue"» 196 . Nelle c
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Se si consultano gli Esquisses, si
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quale Fink, autonomamente, volle ri
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chiarificazione dell'io sognante, q
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ivolta verso il mondo. La de-corpor
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universale parrebbe, in effetti, po
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egoica, vi appartiene l’essere pi
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tensione del passato e del presente
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niente più» 271 . Nondimeno, nell
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della Urhyle, entro cui non si risc
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fino allo stremo. La lezione che po
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particolare atto 302 . Nondimeno, d
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transzendentale Logik, che tale for
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proprio interno e si dispone in un
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della sua storia» 332 . Nondimeno,
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vago e orrendo, che porta chissà d
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offerta da Paci, le pagine proustia
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Proust si propone di portare ad eff
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nell’insieme della sua opera, all
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gli si presentassero direttamente s
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vedersi negato anche il tempo di sc
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completamente dall’esperienza. (
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Proust, di alcune «impressioni osc
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concreta nell’istante di una cont
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«inganno ottico [trompe-l’œil]
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che l’opera proustiana richiede a
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l’efficacia, la “polifonia sint
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da sostegno, a me che, appollaiato
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una delucidazione circa i diversi t
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in queste pagine merita di essere p
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designato che prende le mosse dalla
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funzionando solo in quanto parte in
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ulteriori implicazioni rispetto a q
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concerne la funzione significativa
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contenuto del § 131 del I Libro de
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attributivo come veicolo di questi
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dimensione percettiva, resa esplici
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non già in un ordine che trascende
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nominazione parrebbe definirsi nei
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afferma che l’intenzione signific
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è parziale solo per quel che conce
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di uno sguardo che è mero atto di
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esterebbe comunque impregiudicata l
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iflessione fenomenologica, la quale
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di apparire che ineriscono ciascuna
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una delucidazione della temporalit
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iconoscere l’inesperibilità da p
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va incontro la nozione di “flusso
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Verso una fenomenologia del Tempo p
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consentirebbe alla riflessione feno
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temporale, quando si risolvesse a m
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presente passa, e passa a vantaggio
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validità atemporale. Segnatamente,
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trasposta o deformata, declinandosi
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dalla realtà ostinatamente contemp
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attualmente possibile la più profo
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icordo si dischiuda nell’attualit
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che il valore euristico delle corre
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linee di congiunzione fra una sezio
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tropi fondamentali, quello che, des
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simultaneamente» 705 . Il processo
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passato? - si interroga Proust - Mo
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che, in Sodome et Gomorrhe, vuole c
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Tuttavia è pur vero che la memoria
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unitariamente coglibili nella remin
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velleitario 744 , l’opera prousti
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immateriale». Nel frammezzo che si
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hanno il compito di liberare, per s
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fenomenologica non solo è difficil
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la quale, benché sopravviva e si m
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altro che la generalizzazione dell
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soltanto il ruolo dei suoi atti 799
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dell’oggetto 811 . L’appercezio
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conseguenza che la cosa percepita p
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Sempre mantenendo l’attenzione su
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come individuo concreto, a, per l
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osserva che la coscienza del tempo
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di definire la effettiva possibilit
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itenere la ritenzione «non già un
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L’annotazione, a ben vedere, test
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«c’è un essere del non essere i
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“parificazione” fra passato e f
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consentire la definizione della cos
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procede a sua volta entro una prese
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dimensione, priva delle tendenze eg
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percepibile nel senso che è notabi
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sono, con più forza, tornati a por
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iscontrabile in particolare nella Q
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Zeitordnung] e pienezza temporale [
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presente originario assoluto, essen
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sebbene riguardata sotto questo suo
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connotati del ricordo come impresci
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La «segnatura» 1004 sotto cui si
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evento, ma con la plenitudine dei r
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emblematica prova nell’episodio,
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«Devo uscire nel verde gremito/di
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andrebbe ripensata, individuando in
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del libro a venire, annunciato fin
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«contraddizione della sopravvivenz
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dimostra determinante per la coeren
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indispensabile al costituirsi della
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nel «lato effettivo, doloroso, osc
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all’immortalità 1110 . A Proust,
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prospettiva 1122 . Quanto cioè si
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quale da un lato va verso «una fen
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mantenersi nel proprio oblio 1146 ,
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plasticità» che altrimenti lo con
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morti che mi tendevano delle bracci
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accada nella riflessione naturale d
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puntualizzazione che rettifichi la
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L’ambito monadico indicherebbe qu
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è integrata l’apprensione percet
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processo stesso della verità e con
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lascia in noi» 1211 . Propriamente
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di tale aporia, e quindi collocando
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altrettanto vero che tale unità no
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apoditticamente nei modi di una «
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cui questo paradosso si acclara son
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fluente, nella quale hanno luogo ta
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Diversamente da Max Scheler, per il
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affezione passa all’assoluto iniz
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che fin dal I Libro delle Ideen sos
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Page 297 and 298: dell’apparire come tale dell’im
Page 299 and 300: Ultima multis «Scrivere - ha osser
Page 301 and 302: propri di un atteggiamento fenomeno
Page 303 and 304: fosse realmente stato», da cui il
Page 305 and 306: epico è l’auspicio di trovare in
Page 307 and 308: Bibliografia Opere di Husserl Husse
Page 309 and 310: Husserliana, Bd. XXIX, hrsg. v. R.
Page 311 and 312: - Proust M., Correspondance de Marc
Page 313 and 314: - Barthes R., Proust et les noms, i
Page 315 and 316: - Bensaid D., Walter Benjamin. Sent
Page 317 and 318: - Blumenberg H., Lebenszeit und Wel
Page 319 and 320: - Cacciari M., Di alcuni motivi in
Page 321 and 322: - Curtius E.R., Kritische Essays zu
Page 323 and 324: - Derrida J., La loi du genre, in I
Page 325 and 326: - Ferraris M., Ermeneusi di Marcel
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Page 331 and 332: - Kraus O., Einleitung zu F. Brenta
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Page 335 and 336: Heimbecker, Strutture fenomenologic
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Page 339 and 340: - Piazza M, Proust, la verità e il
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Page 345: - Ugazio U.M., Il problema della mo
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