31.05.2013 Views

PENSIERO E SENSO NELL'ESPERIENZA ... - FedOA

PENSIERO E SENSO NELL'ESPERIENZA ... - FedOA

PENSIERO E SENSO NELL'ESPERIENZA ... - FedOA

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

fluente, nella quale hanno luogo tanto la temporalizzazione quanto la<br />

mondanizzazione 1263 , è sì ciò che preserva l’istituzione simbolica all’interno di<br />

una storicità trascendentale 1264 , la quale superando sia il relativismo storicista sia<br />

l’idealità kantiana si conforma alle esigenze di «chiarificazione dell’effettiva<br />

aderenza a un senso di una filosofia e del suo metodo di inizio e prosieguo, come<br />

philosophia perennis» 1265 , ma è anche il sintomo dell’insorgenza<br />

dell’«irrappresentabile» che condiziona l’origine d’ogni fenomeno 1266 .<br />

Nella sua assolutezza il vivere originario parrebbe escludere la possibilità<br />

di un nascere e di un morire propriamente intesi 1267 , sebbene non possa per<br />

1263 Ivi, p. 334.<br />

1264 Cfr. E. Husserl, Späte Texte über Zeitkonstitution (1929-1934). Die C-Manuskripte, cit., p.<br />

437: «Ogni associazione originaria, ogni intenzionalità originaria viene interpretata solo<br />

attraverso la decostruzione e la ricostruzione – e la morte? L’assoluto e i singoli io assoluti –<br />

ognuno si mondanizza nella finitezza di un lasso di tempo. L’io finito nel concatenamento della<br />

sua generazione, la infinità della generazione. La tradizione originaria del generare, coloro che<br />

generano i quali tradono il loro essere individuale nell’individuo generato, la tradizione della<br />

integrazione degli individui desti in seno alla comunità. Ciò che mi è proprio si imprime negli<br />

altri. La coincidenza degli individui, i prodotti della fusione associativa nel singolo e nel<br />

contributo integrante del proprio e degli estranei. Così nella tradizione pre-tràdita. Il lascito di<br />

una tradizione originariamente generativa ed il lascito di una Tradizione ordinaria in senso<br />

storico».<br />

1265 E. Husserl, Die Krisis der europäische Wissenschaften und die transzendentale<br />

Phänomenologie. Ergänzungsband. Texte aus dem Nachlaß (1934-1937), cit., p. 418; trad. it.<br />

parz. di N. Ghigi, La teleologia nella storia della filosofia, in E. Husserl, La storia della filosofia<br />

e la sua finalità, Città Nuova, Roma 2004, p. 128. A questo esito si arresta la interpretazione del<br />

pensiero husserliano inerente la morte offerta da M. Richir, Vie et Mort en Phénoménologie, in<br />

«Alter», 2, 1994, pp. 333-365, in part. p. 335. Al contempo, se si leggono le pagine di Die Krisis<br />

der europäischen Wissenschaften und die transzendentale Phänomenologie, cit., in part. pp. 443<br />

sgg.; trad. it. pp. 465 sgg., si osserverà – come suggerisce A. Ales Bello – che per Husserl «il fine<br />

è conoscibile teoreticamente, in quanto è proprio attraverso l’esercizio dell’attività teoretica che<br />

si coglie la finalità del processo storico come auto-comprensione dell’uomo, e si attua il processo<br />

stesso» (Ea., Husserl e la storia, Nuovi quaderni, Parma 1975, p. 159; ma cfr. l’intero V capitolo,<br />

pp. 115-160). D’altra parte, si dovrà altresì rilevare che la teleologia husserliana disegna una<br />

prammatica che non si assimila ad un orientamento prefigurato e preordinato, dovendosi<br />

piuttosto riconoscere che, essendo il tempo costruzione di azioni costituite da soggetti “desti” in<br />

vista di un fine, ciò che Husserl pone nella nozione di “storia” non indicherà solo una<br />

permanenza , ma anche una evoluzione dalla “ragione latente” alla “ragione evidente” (Cfr. M.<br />

Signore, Problema teleologico e fenomenologia della temporalità, in Husserl. La “Crisi delle<br />

scienze europee” e la responsabilità storica dell’Europa, a c. di M. Signore, Franco Angeli,<br />

Milano 1985, pp. 157-172).<br />

1266 E. Husserl, Die Krisis der europäische Wissenschaften und die transzendentale<br />

Phänomenologie. Ergänzungsband. Texte aus dem Nachlaß (1934-1937), cit., p. 335: «Può il<br />

flusso [della vita originaria] iniziare e finire? E così ogni altro flusso, gli uomini, che cominciano<br />

e finiscono di essere al mondo. Questo è irrappresentabile [unvorstellbar]».<br />

1267 E. Husserl, Zur Phänomenologie der Intersubjektivität. Dritter Teil (1929-1935), cit., p. 584:<br />

« La vita originaria è la vita che scorre in modo assolutamente originario dell’io trascendentale<br />

assoluto. Neppure il fluire e il vivere devono essere qui concepiti in senso vero e proprio. E gli<br />

atti? Sono l’essere originario nel temporalizzarsi, una attività originaria verso la temporalità,<br />

persino nel flusso del tempo che si temporalizza, già come molteplicità, già come identificazione<br />

286

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!