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PENSIERO E SENSO NELL'ESPERIENZA ... - FedOA

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l'intenzionalità come il proprio «punto di partenza» 104 , e aveva affermato la<br />

necessità che l'interrogazione filosofica prendesse le mosse dall'esperienza<br />

viva 105 , allorché definisce l'associazione «un postulato trascendentale» 106 ,<br />

parrebbe rinnegare i propri principi; laddove, all'opposto, essa sta riaffermando<br />

la propria identità di speculazione filosofica volta ad una ricerca interamente a<br />

priori 107 , all'interno della quale l'associazione rappresenta una «forma e una<br />

legalità della genesi immanente che appartiene costantemente alla coscienza in<br />

generale» 108 . Per Husserl, l'associazione è strettamente legata a quel «fenomeno<br />

dell'indicazione [das Phänomen der Anzeige]» 109 , che, inizialmente delineato<br />

nell'ambito delle Logische Untersuchungen, si esplica nella relazione che si pone<br />

fra coscienza suscitante e oggetto suscitato e che a sua volta si delinea entro «una<br />

unità di validità, provvista di molteplici validità specifiche che devono essere<br />

messe in luce e che hanno tutte come centro ciò che ci è dato come oggetto<br />

percettivo specifico» 110 . Se la connessione puramente immanente «si dà in sé<br />

come genesi» 111 , ossia si stabilisce in un rapporto dinamico nel quale si ha, «al<br />

primo passo, il "mero pensare" (...) come intenzione significante in linea di<br />

principio insoddisfatta, che si aggiudica, al secondo passo, un riempimento più o<br />

meno adeguato», nel quale il pensiero si afferma come «lo scopo intellettuale che<br />

come reciprocamente coesistenti, in quanto si richiedono reciprocamente e reciprocamente<br />

riempiono questa richiesta» (Id., Analysen zur passiven Synthesis, cit., p. 191; trad. it. p. 252).<br />

104<br />

Cfr. E. Husserl, Ideen zu einer reinen Phänomenologie. Erstes Buch, cit., p. 171; trad. it. p.<br />

212, ma cfr. l'intero § 84.<br />

105<br />

Cfr. E. Husserl, Die Idee der Phänomenologie. Fünf Vorlesungen, in Husserliana, Bd. II,<br />

hrsg. v. W. Biemel, Martinus Nijhoff, Den Haag 1950, p. 58; trad. it. di A. Vasa, L'idea di<br />

fenomenologia, il Saggiatore, Milano 1981, p. 89: «L'analisi è in ogni passo analisi d'essenza e<br />

indagine degli stati di cose generali da costituirsi nell'intuizione immediata».<br />

106<br />

Ms. A VI 25, trascrizione p. 4 (3b): «Per questo fine [scilicet per la percezione] i primi sono i<br />

"cinque sensi", un numero limitato sempre in rassomiglianza con un occupato campo di senso da<br />

occupare. Oppure devono essere soddisfatte le condizioni di possibilità di una effettuante<br />

associazione: l'associazione è un postulato trascendentale [Die ersten dafür sind die "fünf Sinne",<br />

eine beschränkte Zahl immer in Ähnlichkeit zu besetzender besetzter Sinnesfelder. Oder die<br />

Bedingungen der Möglichkeit wirkender Assoziation müssen erfüllt sein: Assoziation ist ein<br />

transzendentales Postulat]».<br />

107<br />

E. Husserl, Die Idee der Phänomenologie, p. 58; trad. it. p. 89: «L'intera ricerca<br />

[fenomenologica] è una ricerca a priori; naturalmente non lo è nel senso delle deduzioni<br />

matematiche. (...) Essa non teorizza e non matematizza; non effettua cioè alcuna spiegazione nel<br />

senso di una teoria deduttiva. Nel suo chiarire i concetti e le proposizioni fondamentali, che<br />

governano in qualità di principi la possibilità d'una scienza obbiettivante (ma in ultimo facendo<br />

oggetto di riflessione chiarificatrice anche i suoi propri concetti fondamentali e principi) — essa<br />

finisce là dove la scienza obbiettivante comincia».<br />

108<br />

E. Husserl, Analysen zur passiven Synthesis, cit., p. 117; trad. it. p. 169.<br />

109<br />

E. Husserl, Erfahrung und Urteil, cit., p. 78; trad. it. p. 68.<br />

110<br />

E. Husserl, Erste Philosophie (1923-1924). Zweiter Teil: Theorie der phänomenologischen<br />

Reduktion, in Husserliana, Bd. VIII, hrsg. v. R. Boehm, Martinus Nijhoff, Den Haag 1959, p.<br />

147; trad. it. parz. di A. Staiti, Filosofia prima. Teoria della riduzione fenomenologica,<br />

Rubbettino, Soveria Mannelli 2007, p. 191.<br />

111<br />

E. Husserl, Erfahrung und Urteil, cit., p. 78; trad. it. p. 68.<br />

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