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PENSIERO E SENSO NELL'ESPERIENZA ... - FedOA

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fino allo stremo. La lezione che poteva trarsi dall’opera del 1913, non si<br />

allontana, infatti, da quanto sostenuto nei successivi lavori, a proposito della<br />

definizione di «io “desto” come quello che, nell’ambito del suo flusso di vissuti,<br />

attua costantemente la coscienza nella forma specifica del cogito» 290 , quale atto<br />

intenzionale che promana dall’io. Scriveva propriamente Husserl: «Se un vissuto<br />

intenzionale è compiuto attualmente, cioè nella modalità del cogito, in esso il<br />

soggetto [l’”ego”, si legge nella copia D] si “dirige” sull’obiectum intenzionale.<br />

È perlappunto caratteristico del cogito un immanente “sguardo-verso” l’obiectum<br />

(…)» 291 . Tuttavia, la giustezza di tali assunti necessita, anche per Husserl, di una<br />

maggiore, più precisa puntualizzazione, qualora il proprio sguardo intenzionale<br />

sia diretto verso se stessi. È in questa circostanza, infatti, che bisogna<br />

distinguere: «”io che sono” dal lato del soggetto, e “io che sono” quale obiectum<br />

per me, che è rappresentato, costituito, che è specificamente intenzionato nell’iosono:<br />

il “me” [das Mich]» 292 . La prospettiva che qui viene aperta pare anticipare<br />

alcuni esiti che la fenomenologia tenderà ad approfondire nella sua seconda<br />

stagione, in particolare con Merleau-Ponty, ma già esasperandone i contenuti 293 .<br />

Più propriamente, la convinzione espressa da Merleau-Ponty, secondo la quale<br />

«quando Husserl ha parlato dell’orizzonte delle cose – del loro orizzonte esterno, quello che tutti<br />

conoscono, e del loro “orizzonte interno”, quelle tenebre dense di visibilità di cui la loro<br />

superficie è solo il limite –, l’espressione va assunta in modo rigoroso: come il cielo o la terra,<br />

l’orizzonte non è una collezione di cose tenui, o un titolo di classe, o una possibilità logica di<br />

concezione, o un sistema di “potenzialità della coscienza”: è un nuovo tipo d’essere, un essere di<br />

porosità, di pregnanza o di generalità, e colui davanti al quale si apre l’orizzonte è preso e<br />

inglobato in esso» 294 ,<br />

290<br />

Ivi, p. 63; trad. it. p. 84.<br />

291<br />

Ivi, p. 65; trad. it. pp. 86-87. Osserva nella sua densa analisi sulla nozione di intenzionalità J.<br />

N. Mohanty, che, per Husserl, «ogni esperienza intenzionale è una sorta di trasformazione di uno<br />

strato puramente non-intenzionale in una esperienza intenzionale». Sotto questa luce, risulta<br />

errato parlare di dati sensibili, poiché essi non esauriscono l’insieme dell’esperienza intenzionale,<br />

la quale, invero, «prende forma e significato mediante l’atto di conferimento di senso, che è<br />

cosciente in senso proprio, e senza il quale la esperienza intenzionale sarebbe qualcosa di<br />

generale e non già quell’esperienza concreta e determinata che, invece, è» (Id., The Concept of<br />

Intentionality, Warren H. Green Inc., St. Louis 1972, p. 74; ma cfr. l’intero cap. I della I parte, in<br />

part. pp. 72-79).<br />

292<br />

E. Husserl, Ideen zu einer reinen Phänomenologie und phänomenologischen Philosophie.<br />

Zweites Buch, cit., p. 253; trad. it. p. 254.<br />

293<br />

Se solo ci si sofferma sull’ultimo scritto di Merleau-Ponty, L’Œil et l’Esprit, Gallimard, Paris<br />

1964; trad. it. di A. Sordini, L’occhio e lo spirito, SE, Milano 1989, pp. 58-59, si osserva come,<br />

per l’autore, «ogni entità visiva, per quanto individuale sia, funziona anche come dimensione,<br />

poiché si presenta come risultato di una deiscenza dell’Essere. Tutto ciò significa infine che<br />

l’essenza propria del visibile è di avere un doppio di invisibile in senso stretto, che il visibile<br />

manifesta sotto forma di una certa assenza». Ma, in realtà, sotto una analoga consapevolezza era<br />

muturata l’intera riflessione che Merleau-Ponty aveva consegnato alle pagine di Le visible et<br />

l'invisible.<br />

294<br />

M. Merleau-Ponty, Il visibile e l’invisibile, cit., p. 164.<br />

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