Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria
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2 . E c o l o g i a<br />
1 0 7<br />
dano negli anni 2009 e 2010 nella stessa<br />
classe di qualità, mentre nel 2007 l’RI<br />
riveli un peggioramento <strong>del</strong>lo stato ecologico<br />
<strong>del</strong> lago. Il Reference Index sembra<br />
essere in grado di registrare l’elevata<br />
crescita verificatasi in quell’anno di Najas<br />
marina, specie indicatrice di alti livelli<br />
trofici. Il Macrophyte Index, al contrario,<br />
non può risentire <strong>del</strong>l’abbondanza<br />
di tale specie, non essendo questa<br />
compresa tra i taxa indicatori utilizzati<br />
dall’indice. A tal proposito è necessario<br />
sottolineare l’importanza, per il futuro,<br />
di poter disporre ai fini <strong>del</strong>la classificazione<br />
ecologica <strong>del</strong>le acque lacustri,<br />
di indici che facciano riferimento a<br />
liste aggiornate, comprendenti le specie<br />
indicatrici <strong>del</strong> territorio nazionale.<br />
In generale, comunque, gli indici utilizzati<br />
segnalano nei tre anni un livello<br />
trofico compreso tra medio ed elevato.<br />
Ciò concorda con i dati registrati per<br />
i laghi di tipo laminare come il <strong>Trasimeno</strong>,<br />
caratterizzati da produttività e<br />
livello di nutrienti elevati, dovuti all’alto<br />
rapporto fra superficie <strong>del</strong> bacino<br />
sotteso e volume d’acqua invasato e al<br />
notevole carico interno. Dati storici e<br />
caratteristiche geomorfologiche suggeriscono<br />
la necessità di adottare misure<br />
rigorose mirate a contrastare l’apporto<br />
esterno di nutrienti ed il conseguente<br />
processo di eutrofizzazione <strong>del</strong> lago, ma<br />
al contempo inducono a supporre che<br />
il livello di trofia non possa attestarsi,<br />
realisticamente, su valori molto diversi<br />
dagli attuali.<br />
5.5 Conclusioni<br />
In base allo studio eseguito possono<br />
essere riportate alcune considerazioni<br />
conclusive sull’importante ruolo ecologico<br />
svolto dalla componente macrofitica<br />
nel lago <strong>Trasimeno</strong>.<br />
Le macrofite, grazie alla loro ampia<br />
e abbondante diffusione su tutto il corpo<br />
lacustre, risultano essere degli ottimi<br />
indicatori <strong>del</strong>lo stato trofico <strong>del</strong>le<br />
acque. Inoltre, come produttori primari<br />
svolgono una funzione essenziale<br />
nel controllo e nel mantenimento dei<br />
complessi equilibri fra le diverse componenti<br />
lacustri. In particolare, va sottolineato<br />
che nei laghi laminari come<br />
il <strong>Trasimeno</strong> la presenza <strong>del</strong>la vegetazione<br />
acquatica risulta fondamentale,<br />
in quanto compete con le popolazioni<br />
algali nell’utilizzo dei nutrienti e <strong>del</strong>la<br />
luce e di conseguenza ne limita l’eccessiva<br />
crescita anche <strong>del</strong>le specie potenzialmente<br />
tossiche, che determinerebbe<br />
effetti negativi e difficilmente reversibili<br />
su tutto l’ecosistema. Quanto affermato<br />
è supportato dalla shallow lakes theory, che<br />
considera la dominanza <strong>del</strong>le idrofite<br />
sulle alghe la condizione di massima<br />
qualità ecologica e ritiene perciò essenziale<br />
la conservazione di una comunità<br />
macrofitica estesa ed abbondante<br />
(Scheffer et al., 1993; Scheffer & Van<br />
Nes, 2007).<br />
In base a quanto riportato, si può<br />
concludere che il monitoraggio di parametri<br />
quali abbondanza e diversità specifica<br />
<strong>del</strong>le idrofite, associato a quello di<br />
elementi che condizionano direttamente<br />
la loro crescita (trasparenza <strong>del</strong>l’acqua,<br />
carico dei solidi sospesi, etc.), risulta di<br />
fondamentale importanza per verificare<br />
lo stato di salute <strong>del</strong> <strong>Lago</strong> e per l’adozione<br />
di misure idonee a garantire la conservazione<br />
<strong>del</strong>la comunità macrofitica,<br />
contrastare le fioriture algali ed impedire<br />
un ulteriore deterioramento <strong>del</strong>lo<br />
stato qualitativo <strong>del</strong> <strong>Trasimeno</strong>. In conclusione,<br />
si evidenzia che la classificazione<br />
<strong>del</strong>lo stato ecologico, ai fini <strong>del</strong>la<br />
Direttiva CE/2000/60, non può prescindere<br />
dalla definizione di un indice<br />
specifico per i laghi mediterranei, che<br />
tenga conto <strong>del</strong>le differenti peculiarità<br />
dei laghi <strong>del</strong> territorio nazionale.