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Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria

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1 6 2 A r p a U m b r i a 2 0 1 2<br />

sistemi di Osservazione <strong>del</strong>la Terra. Nel<br />

caso specifico <strong>del</strong>la limnologia, le informazioni<br />

tele rilevabili, come indicato<br />

in differenti pubblicazioni (es. Dekker<br />

et al., 2001) sono le seguenti: presenza/<br />

assenza di fioriture algali sulla superficie;<br />

concentrazione dei pigmenti fotosintetici<br />

ed in particolare <strong>del</strong>la clorofilla<br />

“a”; concentrazioni <strong>del</strong> sedimento solido<br />

sospeso nelle sue frazioni organiche<br />

ed inorganiche; sostanze gialle; coefficiente<br />

di attenuazione lungo la colonna<br />

d’acqua <strong>del</strong>l’irradianza incidente; trasparenza<br />

<strong>del</strong>l’acqua; temperatura superficiale<br />

e, nel caso di acque basse, batimetria<br />

e natura/copertura <strong>del</strong> fondale.<br />

I parametri ottenibili attraverso le<br />

tecniche di telerilevamento rivestono<br />

una grande importanza al fine di fornire<br />

informazioni indispensabili per la<br />

tutela degli ecosistemi acquatici.<br />

Al fine di poter rispondere alla tutela<br />

<strong>del</strong>la risorsa acqua che è regolata in<br />

Italia dal Decreto Legislativo n°152<br />

<strong>del</strong>l’11 maggio 1999 e in ambito comunitario<br />

dalla direttiva quadro sulle acque<br />

<strong>del</strong>l’Unione Europea Water Framework<br />

Directive (Direttiva 2000/60/EC,<br />

2000), le tecniche di telerilevamento<br />

sono sempre più utilizzate in tutti i contesti<br />

di monitoraggio e di ricerca.<br />

Infatti, entrambi i regolamenti prevedono<br />

che siano stabiliti obiettivi di<br />

qualità <strong>ambientale</strong> per i principali corpi<br />

idrici e che questi siano raggiunti e mantenuti<br />

avvalendosi di una costante opera<br />

di monitoraggio, operazione spesso difficile,<br />

ad esempio la visione sinottica e la<br />

multitemporalità, caratteristiche invece<br />

peculiari <strong>del</strong> telerilevamento.<br />

9.3 I parametri acquatici<br />

telerilevabili<br />

Contestualizzati in funzione <strong>del</strong>le proprietà<br />

ottiche e degli studi di telerilevamento,<br />

gli ambienti acquatici sono<br />

sostanzialmente suddivisi in due differenti<br />

gruppi:<br />

• Acque di Caso-1: acque otticamente<br />

più semplici, in cui la risposta spettrale<br />

è prevalentemente funzione<br />

<strong>del</strong>la concentrazione di clorofilla,<br />

essendo le altre sostanze co-varianti<br />

con il fitoplancton; fanno parte di<br />

questo gruppo gli oceani.<br />

• Acque di Caso-2: acque otticamente<br />

complesse, in cui le Proprietà Ottiche<br />

Apparenti (sono quelle proprietà<br />

che dipendono sia dal mezzo sia dalla<br />

struttura <strong>del</strong> campo di luce) sono<br />

governate dalla presenza di clorofilla,<br />

sedimenti sospesi e sostanze colorate<br />

organiche disciolte; fanno parte<br />

di questo gruppo le acque interne e<br />

le acque marine costiere.<br />

9.3.1 Alghe/clorofilla<br />

Il monitoraggio <strong>del</strong>le concentrazioni<br />

di clorofilla “a” è un’azione molto utile<br />

nelle politiche volte agli studi sulla<br />

trofia <strong>del</strong>le acque dolci. La determinazione<br />

<strong>del</strong>la clorofilla viene elaborata<br />

dalle relazioni che dimostrano come la<br />

concentrazione sia correlata a rapporti<br />

di riflettanza/radianza in diverse bande<br />

<strong>del</strong>lo spettro elettromagnetico, tra cui<br />

la regione intorno a 676 nm (caratteristico<br />

picco di assorbimento <strong>del</strong>la clorofilla)<br />

e a 700 nm (massimo relativo di<br />

riflessione) (Brivio et al., 2001). Al fine<br />

di poter determinare quantitativamente<br />

le concentrazioni di clorofilla è necessario<br />

utilizzare sensori con elevata risoluzione<br />

radiometrica.<br />

Di notevole rilievo è la determinazione<br />

<strong>del</strong>le fioriture di cianobatteri,<br />

data l’importanza che esse rivestono<br />

nella qualità di un lago, non ultimo<br />

l’impatto sulla balneabilità. I caratteristici<br />

picchi di assorbimento di questi<br />

organismi, oltre che offrire un generale<br />

aumento <strong>del</strong> segnale quando la fioritura<br />

è abbondante su tutta la superficie, permettono<br />

di sviluppare algoritmi robusti<br />

per identificare la loro presenza da<br />

misure di radianza riflessa.

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