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Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria

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1 4 6 A r p a U m b r i a 2 0 1 2<br />

zione prevalentemente sabbiosa nella<br />

zona sottocosta e progressivamente più<br />

fine verso il centro-lago. Tale particolarità<br />

trova conferma nei dati granulometrici<br />

dei sedimenti <strong>del</strong> F.sso Anguillara,<br />

caratterizzati da una percentuale di<br />

sabbie intorno al 50% (Castellani et al.,<br />

2005), mentre l’unico campione relativo<br />

al Rio Pescia (in prossimità <strong>del</strong> suo<br />

sbocco nel lago) evidenzia una composizione<br />

granulometrica essenzialmente<br />

limosa (Castellani et al., 2005).<br />

L’emibacino settentrionale, con<br />

l’esclusione <strong>del</strong>la fascia più sottocosta<br />

nella quale i campioni prelevati da<br />

ISMAR evidenziano la presenza di sedimenti<br />

sabbiosi, propone valori <strong>del</strong> R.S.<br />

riferibili ad una tessitura fine ed omogenea.<br />

In base ai valori <strong>del</strong> R.S., anche il<br />

settore orientale <strong>del</strong>l’emibacino meridionale<br />

potrebbe essere considerato,<br />

senza distinzioni, un’estensione <strong>del</strong>le<br />

caratteristiche di quello settentrionale.<br />

Nonostante tale caratteristica, il<br />

campione B1 mostra elementi distintivi<br />

chimico-composizionali che individuano<br />

un’area con caratteristiche uniche.<br />

Benché tale distinzione venga fatta con<br />

il supporto dei dati di un solo campione,<br />

le peculiarità ecologiche generali di<br />

tale area suggeriscono una buona rappresentatività<br />

<strong>del</strong> campione.<br />

La descrizione sopra riportata è di<br />

fondamentale importanza nel momento<br />

in cui si passa ad un’analisi <strong>del</strong>la distribuzione<br />

spaziale degli elementi e <strong>del</strong>le<br />

specie chimiche contenute nel sedimento<br />

superficiale considerandole anche<br />

come “inquinanti” e cioè come sostanze<br />

in tutto o in parte di derivazione esterna<br />

al corpo idrico lacustre, antropica e<br />

non.<br />

Una sottolineatura di carattere<br />

generale di tali aspetti deriva dalla comparazione<br />

<strong>del</strong>le distribuzioni spaziali<br />

<strong>del</strong> R.S., <strong>del</strong>la suscettività magnetica e<br />

<strong>del</strong> Fetot (fig.13). La distribuzione dei<br />

Fig.13<br />

Distribuzione spaziale (A) dei valori <strong>del</strong> R.S., (B) dei valori<br />

<strong>del</strong>la suscettività magnetica (da ISMAR et al., 2005) e (C)<br />

<strong>del</strong>le concentrazioni <strong>del</strong> Fetot

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