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Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria

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4 . I l t e l e r i l e v a m e n t o<br />

1 7 5<br />

Fig. 18.<br />

Sopra: esempio di mappe di trasparenza (z90) per una serie mensile estiva. Sotto: Mappe di trasparenza dove si sottolinea<br />

la distribuzione a mosaico <strong>del</strong> parametro. La zona tra Castiglione <strong>del</strong> <strong>Lago</strong>-Anguillara (indicata con la freccia) si distingue<br />

infatti nelle tre mappe per avere valori di trasparenza minori rispetto al resto <strong>del</strong> lago<br />

In generale, le date, come visibile<br />

in fig. 18, nelle quali si sono osservati<br />

i minori valori di trasparenza sono<br />

ricadute nei mesi tardo estivi (agosto e<br />

settembre), in concomitanza ad elevate<br />

concentrazioni di solidi sospesi e di<br />

clorofilla.<br />

L’analisi spaziale ha indicato disuguaglianze<br />

tra differenti aree costiere:<br />

la parte di lago occidentale (Castiglione<br />

<strong>del</strong> <strong>Lago</strong>-Anguillara) è risultata caratterizzata<br />

da minor trasparenza e maggiore<br />

quantità di solidi sospesi; la zona sudorientale<br />

(San’Arcangelo-San Feliciano),<br />

contraddistinta da substrati colonizzati<br />

da macrofite ha invece mostrato<br />

acque mediamente più trasparenti. Ciononostante,<br />

anche in quest’area, si sono<br />

verificate situazioni di eccessiva torbidità<br />

(in particolare nelle acque limitrofe<br />

all’Isola Polvese) imputabili a interventi<br />

in loco per la navigazione lacustre.<br />

10.4.4 Sostanze gialle<br />

Tra i parametri analizzati in questo lavoro<br />

si è valutata la presenza <strong>del</strong>le sostanze<br />

gialle nelle acque, le loro variazioni spaziali<br />

e stagionali tra il 2005 e il 2008 e<br />

il loro impatto sulla trasparenza e sulla<br />

qualità <strong>del</strong>le acque. Dall’analisi di 120<br />

immagini MERIS si evince una buona<br />

integrazione tra dati satellitari e limnologici;<br />

le quantità medie di sostanze<br />

gialle si sono attestate intorno 0,3 m -1 ,<br />

con maggiori concentrazioni nel 2005.<br />

L’analisi spaziale ha demarcato differenze<br />

apprezzabili tra le zone pelagiche<br />

e costiere, queste ultime caratterizzate<br />

da maggiori concentrazioni. Anche se le<br />

quantità <strong>del</strong>le sostanze gialle sono contenute,<br />

le loro variazioni non sono trascurabili,<br />

soprattutto a seguito di piogge<br />

intense e vento elevato, nelle zone in cui<br />

si ha afflusso di acqua da piccoli canali.<br />

Di questo apporto possono in particolare<br />

ritenersi responsabili attività antropiche<br />

come il disboscamento, l’agricoltura<br />

intensiva, gli effluenti di scarico,<br />

l’accumulo di materia organica vegetale<br />

(steli <strong>del</strong>le cannucce di palude) che sono<br />

segno di sbagliate gestioni ambientali.<br />

10.4.5 Solidi sospesi totali<br />

A differenza <strong>del</strong>la clorofilla, le mappe<br />

MERIS di TSM mostrano come questo<br />

parametro abbia una stagionalità meno<br />

marcata, poiché risente molto di fattori<br />

locali come vento e precipitazioni

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