Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria
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3 6 4 A r p a U m b r i a 2 0 1 2<br />
to verosimilmente potrebbe uscire<br />
nei primi mesi <strong>del</strong> prossimo anno;<br />
l’estensione <strong>del</strong>la rete fognaria fino<br />
a giungere ad una copertura di almeno<br />
il 95% degli abitanti equivalenti<br />
nominali per tutti gli agglomerati<br />
di consistenza superiore a 2.000<br />
ab/eq;<br />
• l’estensione <strong>del</strong>la rete fognaria fino a<br />
giungere ad una copertura di almeno<br />
il 95% degli abitanti equivalenti<br />
nominali per tutti gli agglomerati<br />
di consistenza compresa fra 200 e<br />
2.000 ab/eq;<br />
• l’estensione <strong>del</strong> collettamento affinché<br />
queste reti siano collegate ad<br />
adeguati sistemi di trattamento,<br />
perché un altro problema <strong>del</strong>l’<strong>Umbria</strong><br />
è quello – come in tutta Italia<br />
<strong>del</strong> resto – di avere sistemi fognari<br />
privi di impianti di depurazione<br />
finale. Finché c’erano i soldi si facevano<br />
fognature, poi ci si fermava, e<br />
l’impianto finale di trattamento non<br />
veniva fatto.<br />
Vorrei inoltre citare anche la misura<br />
V18P (P significa “di piano”, quindi<br />
non una misura obbligatoria per disposizione<br />
di legge, ma ritenuta necessaria<br />
e prioritaria dal piano): riutilizzo irriguo<br />
dei reflui provenienti da impianti<br />
di depurazione. E’ una misura che<br />
potrebbe sembrare afferente alla tutela<br />
qualitativa, però i benefici sono complessivi<br />
e non sono da sottovalutare,<br />
perché significa, comunque, contribuire,<br />
ad esempio, ad evitare prelievi e<br />
quindi a contenere un uso dissipativo<br />
<strong>del</strong>la risorsa idrica.<br />
Passiamo ora al “fare”. Se prima c’era<br />
il filosofare degli studi di piano, vediamo<br />
ora come la programmazione regionale<br />
intende dare attuazione alle misure<br />
di piano. La prima iniziativa programmata<br />
è stata di pensare ad un intervento<br />
complessivo di riordino <strong>del</strong> sistema<br />
fognario-depurativo, un “progetto<br />
depurativo per il lago <strong>Trasimeno</strong>”.<br />
Molti anni fa, si parlava addirittura<br />
di circondare il lago con un sistema ad<br />
anello. Progetto che, sia per il rapporto<br />
costi-benefici, sia perché si andavano ad<br />
interessare con le opere infrastrutturali<br />
certe aree di particolare interesse che<br />
è bene lasciare integre - mi riferisco al<br />
bosco di Ferretto qui vicino, fra Tuoro<br />
e Castiglione, e <strong>del</strong>l’oasi naturalistica La<br />
Valle - non è mai stato attuato.<br />
Così si è ritenuto, anche per evitare<br />
una eccessiva realizzazione di condotte<br />
fognarie, di dividere in più interventi la<br />
costruzione dei sistemi fognario-depurativi<br />
degli agglomerati circumlacuali. Il<br />
progetto è stato oggetto di un apposito<br />
accordo di programma con il Ministero<br />
<strong>del</strong>l’Ambiente ed è articolato in più<br />
lotti funzionali. Grazie a questo accordo<br />
è già stato finanziato il primo lotto per<br />
10 milioni di euro, cui il primo lotto<br />
è stato di recente aggiudicato l’appalto<br />
dei lavori. Il primo lotto prevede la<br />
dismissione di impianti non più a norma,<br />
non più funzionanti a dovere, e la<br />
raccolta dei reflui di tutta la zona che va<br />
da Panicale a tutto il territorio comunale<br />
di Castiglione <strong>del</strong> <strong>Lago</strong>, fino a raggiungere<br />
l’impianto di depurazione di<br />
Madonna <strong>del</strong> Soccorso, dove l’attuale<br />
impianto sarà potenziato ed aggiornato,<br />
per consentire l’adeguato trattamento<br />
<strong>del</strong>le acque reflue, diminuendo quindi<br />
il carico inquinante verso il lago. Si<br />
prevede, inoltre, sempre con il primo<br />
lotto, l’intervento di allontanamento<br />
dei reflui dall’abitato di Sant’Arcangelo,<br />
dove c’è un impianto di depurazione<br />
che va a terminare in una zona di particolare<br />
pregio, l’Oasi “La Valle”; i reflui<br />
<strong>del</strong>l’abitato ora saranno, tramite una<br />
nuova condotta fognaria ed una stazione<br />
di rilancio, immessi in una fognatura<br />
esistente la quale invia le acque reflue<br />
in un impianto di depurazione posto al<br />
di fuori <strong>del</strong> bacino imbrifero <strong>del</strong> lago.