Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria
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2 2 2 A r p a U m b r i a 2 0 1 2<br />
Dall’analisi <strong>del</strong>le pressioni si passa<br />
poi alla definizione <strong>del</strong>le criticità<br />
ambientali specifiche ed alla strutturazione<br />
<strong>del</strong>le Misure di Piano, distinte<br />
per settori ed ambiti di applicazione,<br />
oltre che per tipologia (fonti diffuse,<br />
fonti puntuali), in Misure quantitative,<br />
Misure qualitative, Misure per acque a<br />
specifica destinazione (Balneazione),<br />
Misure per le aree sensibili e zone vulnerabili,<br />
finalizzate al contenimento<br />
<strong>del</strong>le emissioni inquinanti (carichi<br />
sversati) e degli impatti (misure di attenuazione<br />
ed abbattimento dei carichi<br />
prodotti).<br />
Il quadro <strong>del</strong>le misure generiche o<br />
specifiche per i corpi idrici obiettivo <strong>del</strong><br />
Piano è poi valutato bacino per bacino,<br />
al fine di evidenziare la raggiungibilità<br />
<strong>del</strong>l’obiettivo <strong>ambientale</strong> fissato dalle<br />
norme al 2015 (Programmi di misure<br />
e scenari per il raggiungimento degli<br />
obiettivi di qualità <strong>ambientale</strong> dei corpi<br />
idrici significativi e dei corpi idrici a<br />
specifica destinazione).<br />
Nel caso dei corsi d’acqua, la valutazione<br />
è supportata anche da una mo<strong>del</strong>lazione<br />
matematica qualitativa realizzata<br />
su Tevere, Chiascio e Topino, mentre<br />
per i laghi rimane a livello di raffronto<br />
tra le pressioni esistenti e lo scenario di<br />
contenimento degli impatti che deriva<br />
dalle misure di Piano.<br />
Per il <strong>Trasimeno</strong>, le misure più significative<br />
degne di nota, sono le seguenti:<br />
• Misure per la tutela quantitativa<br />
<strong>del</strong>la risorsa e il risparmio idrico<br />
• V18 P: Riutilizzo irriguo dei reflui provenienti<br />
da impianti di depurazione<br />
• Misure per la tutela qualitativa:<br />
riduzione <strong>del</strong>l’inquinamento da<br />
fonti diffuse e puntuali<br />
• Q15 O: Adeguamento <strong>del</strong>la tipologia degli<br />
impianti di depurazione, al fine di giungere<br />
a trattamenti equivalenti ad un terziario,<br />
per gli agglomerati di consistenza > a<br />
10.000 AE<br />
• Q16 C(P): Introduzione di trattamenti<br />
per l’abbattimento <strong>del</strong> fosforo in impianti a<br />
servizio di agglomerati di consistenza compresa<br />
tra 2.000 e 10.000 AE<br />
• Q18 C(P): adozione di opportuni sistemi<br />
di abbattimento combinato dei solidi<br />
sospesi e <strong>del</strong>la carica batterica fecale sullo<br />
scarico dei sistemi di trattamento dei reflui<br />
urbani aventi una potenzialità di progetto<br />
> a 2.000 AE, mediante tecnologie<br />
idonee ed innovative (filtrazione, UV,<br />
ozonizzazione)<br />
• Q31 C(P): Realizzazione di fasce filtro per<br />
il contenimento degli inquinanti<br />
• Q34 C(P): Incentivazione e realizzazione<br />
di sistemi di trasformazione degli effluenti<br />
suinicoli mediante le migliori tecniche<br />
disponibili<br />
• Misure per le aree da sottoporre a<br />
specifica tutela<br />
• S4 P: Disciplina <strong>del</strong>l’utilizzo di prodotti<br />
fitosanitari nella Zona Vulnerabile <strong>del</strong><br />
Bacino <strong>del</strong> <strong>Lago</strong> <strong>Trasimeno</strong><br />
La logica <strong>del</strong> Piano di tutela per il raggiungimento<br />
degli obiettivi ambientali<br />
non è scientificamente tarata: si agisce,<br />
da un lato, essenzialmente sul contenimento<br />
dei carichi esterni e si osserva,<br />
dall’altro, l’auspicato miglioramento<br />
<strong>del</strong>le stato <strong>ambientale</strong>. Il tutto in una<br />
forma di relazione empirica che ipotizza<br />
che scendendo sotto certe soglie<br />
di contaminazione ci si possa attendere<br />
un altrettanto lineare miglioramento<br />
qualitativo.<br />
Questo è abbastanza logico in un<br />
sistema fluviale in cui acqua e sedimenti<br />
fluiscono con una certa rapidità, ma nel<br />
caso di laghi esistono molti fattori che<br />
aumentano l’inerzia <strong>del</strong> sistema, quando<br />
non arrivano a imporne un blocco,<br />
allungando a dismisura la sua capacità di<br />
reazione.<br />
Di considerazioni <strong>del</strong> genere, il Piano<br />
ha comunque fatto tesoro, rimandando<br />
ad una seconda fase di sviluppo