Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria
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3 . S e d i m e n t i<br />
1 4 5<br />
effettuato un confronto fra le concentrazioni<br />
dei metalli, dei nutrienti e dei<br />
microinquinanti nei sedimenti superficiali<br />
di altri corpi idrici lacustri.<br />
Prima di effettuare tale analisi,<br />
occorre tuttavia aggiungere al quadro<br />
generale le indicazioni derivanti dalla<br />
distribuzione spaziale dei valori <strong>del</strong><br />
Residuo Secco (R.S.), fino ad ora solo<br />
parzialmente discussa e di fondamentale<br />
importanza nella comprensione <strong>del</strong>la<br />
distribuzione di metalli e nutrienti.<br />
La letteratura infatti ci consegna un<br />
ruolo importante <strong>del</strong>la tessitura e natura<br />
<strong>del</strong> sedimento nella comprensione<br />
<strong>del</strong>le caratteristiche chimico-fisiche dei<br />
sedimenti lacustri, soprattutto attraverso<br />
i processi generalizzati sotto il termine<br />
sorption. Numerosi studi (Oliver,<br />
1973; Tipping, 1981; Horowitz e Elrick,<br />
1988; Fortin et al., 1993; Hamilton-<br />
Taylor et al., 1995) hanno evidenziato<br />
la relazione inversa fra concentrazione<br />
dei metalli e dimensione dei granuli e<br />
che le elevate concentrazioni di metalli<br />
nei sedimenti più fini possono essere<br />
dovute all’influenza <strong>del</strong>la maggiore area<br />
superficiale (per unità di massa) <strong>del</strong>le<br />
particelle, ad una maggiore quantità di<br />
sostanze reattive come la sostanza organica<br />
e agli ossidrossidi di Fe e Mn contenuti<br />
nella frazione argillosa e limosa<br />
<strong>del</strong> sedimento, nonché alle caratteristiche<br />
mineralogiche <strong>del</strong>le particelle.<br />
D’altra parte, il sedimento sabbioso è<br />
generalmente caratterizzato da minerali<br />
meno reattivi, come quarzo, feldspati<br />
e altri silicati (Miller e Orbock-Miller,<br />
2007).<br />
Dall’analisi statistica dei dati è emersa<br />
l’importanza <strong>del</strong>la natura e tessitura<br />
dei sedimenti nella distinzione di gruppi<br />
di campioni statisticamente omogenei.<br />
Tale distinzione aveva portato a<br />
considerare che i campioni relativi alla<br />
parte più superficiale dei sedimenti non<br />
possono presentare un diverso stato di<br />
compattazione (rappresentato dal R.S.)<br />
se non legato a natura e tessitura <strong>del</strong>le<br />
particelle costituenti. Allo scopo di<br />
valutare l’eterogeneità <strong>del</strong> sedimento in<br />
termini granulometrici, in fig.12 viene<br />
proposta la distribuzione spaziale dei<br />
valori <strong>del</strong> R.S..<br />
La distribuzione consente di distinguere<br />
tre aree:<br />
• area centro-occidentale <strong>del</strong>l’emibacino<br />
meridionale;<br />
• emibacino settentrionale;<br />
• area orientale <strong>del</strong>l’emibacino<br />
meridionale.<br />
L’area a SE di Castiglione (area centro-occidentale<br />
<strong>del</strong>l’emibacino meridionale),<br />
prospiciente lo sbocco a valle<br />
<strong>del</strong> Rio Pescia e <strong>del</strong> F.sso Anguillara,<br />
presenta i valori più elevati <strong>del</strong> R.S.<br />
Procedendo dall’area sotto costa verso<br />
il centro-lago i valori diminuiscono<br />
gradualmente. Tale configurazione è<br />
probabilmente una conseguenza <strong>del</strong>le<br />
modalità di sedimentazione dei solidi<br />
immessi nel bacino dai suddetti corsi<br />
d’acqua, i quali sono quindi caratterizzati<br />
da una classazione granulometrica<br />
ampia che dà luogo ad una sedimenta-<br />
Fig.12<br />
Distribuzione dei valori <strong>del</strong> R.S. nel sedimento<br />
superficiale