Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria
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5 . S a l v a g u a r d i a e r e c u p e r o a m b i e n t a l e<br />
2 3 7<br />
commerciale modifica la composizione<br />
<strong>del</strong>la comunità ittica, mentre nelle<br />
popolazioni <strong>del</strong>le singole specie agisce<br />
soprattutto penalizzando gli esemplari<br />
di dimensioni maggiori: ciò determina<br />
un’alterazione <strong>del</strong>la struttura per età,<br />
come talvolta è stato osservato nel lago<br />
<strong>Trasimeno</strong> per il persico reale (Lorenzoni<br />
et al., 1993).<br />
Per alcune specie ittiche invasive,<br />
quali ad esempio carassio dorato, gambero<br />
e pseudorasbora, si può immaginare<br />
anche la possibilità di un controllo<br />
diretto <strong>del</strong>le popolazioni presenti nel<br />
lago <strong>Trasimeno</strong> mediante un prelievo<br />
operato dai pescatori di professione.<br />
Nella gestione di una specie invasiva<br />
già insediatasi in un ambiente acquatico,<br />
l’eradicazione è in linea di principio<br />
la strategia più indicata, che in varie<br />
esperienze si è dimostrata avere anche<br />
ampie possibilità di successo (Genovesi,<br />
2007). Il raggiungimento <strong>del</strong>l’obiettivo,<br />
comunque, è spesso limitato a piccoli<br />
e isolati biotopi e ai primi stadi<br />
<strong>del</strong>l’invasione (Zavaleta et al., 2001). Gli<br />
sforzi spesso sono vani se l’eradicazione<br />
non è completa e se è possibile una<br />
ricolonizzazione dai siti limitrofi: in<br />
questi casi le specie r-strateghe possono<br />
rapidamente raggiungere le abbondanze<br />
precedenti alle azioni di controllo. In<br />
tali situazioni sembra preferibile l’adozione<br />
di piani di controllo con l’intento<br />
di ridurre e mantenere le densità <strong>del</strong>le<br />
specie indesiderate al di sotto di una<br />
soglia stabilita (Lorenzoni et al., 2007).<br />
L’adozione di una particolare strategia<br />
di controllo dipende da un bilancio<br />
fra costi e benefici: qualsiasi generalizzazione<br />
è difficile da fare anche in relazione<br />
al contesto economico e sociale.<br />
Nei laghi, probabilmente, l’utilizzo<br />
<strong>del</strong>le reti rimane il metodo più comune<br />
ed efficace (Barnes et al., 2003). Dove<br />
operano i pescatori di professione una<br />
buona strategia di controllo può essere<br />
quella di incoraggiare il prelievo <strong>del</strong>la<br />
popolazione invasiva, per esempio<br />
offrendo incentivi finanziari o incoraggiando<br />
il commercio <strong>del</strong> pesce o di<br />
sue parti (ad es. uova) (Lorenzoni et al.,<br />
2007). La pesca elettrica è particolarmente<br />
indicata nelle acque basse e la sua<br />
efficacia dipende dalle scelte operate in<br />
funzione <strong>del</strong>l’habitat <strong>del</strong>le diverse specie<br />
e dei vari stadi <strong>del</strong> loro ciclo vitale<br />
(Reynolds,1996). In situazioni molto<br />
favorevoli, può effettivamente essere<br />
affiancata all’uso <strong>del</strong>le reti nello sviluppo<br />
di un piano di contenimento di una<br />
specie ittica (Lorenzoni et al., 2010a):<br />
nel lago <strong>Trasimeno</strong> una ricerca condotta<br />
nel 2004 ha dimostrato che mediante la<br />
pesca elettrica si può effettuare un prelievo<br />
molto efficace sul carassio dorato,<br />
con valori medi di 1,98 ind min -1 , pari<br />
ad una biomassa di 606 g min -1 ; tali<br />
valori, tuttavia, in condizioni ottimali<br />
(in primavera, durante la riproduzione)<br />
possono anche salire rispettivamente<br />
a 16,00 ind min -1 e a 6.267 g min -1<br />
(Lorenzoni et al., 2007). La pesca elettrica<br />
ha anche alcuni vantaggi sulle reti:<br />
causa minori danni agli esemplari catturati<br />
e esercita una bassa selettività nei<br />
confronti <strong>del</strong>la taglia degli esemplari.<br />
15.6 Conclusioni<br />
La pesca professionale nel lago <strong>Trasimeno</strong><br />
riveste un’importanza primaria,<br />
poiché costituisce ancora un’attività<br />
economica importante, tanto che il lago<br />
ospita una <strong>del</strong>le comunità di pescatori<br />
professionali più numerose fra tutte<br />
le acque interne italiane (Ghetti et al.,<br />
2007). Come in numerosi altri territori<br />
in cui esiste ancora un’economia in<br />
parte fondata sulla pesca artigianale, usi<br />
e tradizioni sono strettamente intrecciati<br />
con la conduzione <strong>del</strong>la pesca: tutto<br />
ciò causa una forte integrazione fra<br />
cultura, valenze naturali ed utilizzo <strong>del</strong>le<br />
risorse ittiche e costituisce una parte