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Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria

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A t t i d e l c o n v e g n o<br />

3 6 3<br />

Qui bisogna fare subito un’osservazione,<br />

un rilievo: abbiamo una grandissima<br />

frammentazione territoriale.<br />

Nel sottobacino <strong>del</strong> <strong>Trasimeno</strong> c’è un<br />

solo agglomerato superiore a 10.000<br />

ab/equivalenti. Abbiamo 4 agglomerati<br />

superiori a 2.000 ab/eq, mentre tutti i<br />

rimanenti agglomerati censiti sono al di<br />

sotto <strong>del</strong>la soglia dei 1.000 ab/eq. Questi<br />

dati già ci fanno capire la difficoltà<br />

e l’onerosità dei costi di intervento.<br />

In questa diapositiva (fig. 7) possiamo<br />

vedere ancora meglio come sono diffusi<br />

questi agglomerati; nella cartografia le<br />

stellette individuano dove sono posizionati<br />

gli impianti di depurazione. Di<br />

lato potete vedere la localizzazione degli<br />

impianti principali e quali sono i corpi<br />

idrici recettori nel territorio circostante<br />

Castiglione <strong>del</strong> <strong>Lago</strong> in particolare, e<br />

degli altri principali centri abitati che si<br />

affacciano sul lago, quali Magione, Passignano<br />

e Tuoro.<br />

Che cosa ha previsto il piano per<br />

quanto riguarda il settore civile?<br />

Innanzitutto il piano di tutela prevede<br />

<strong>del</strong>le misure obbligatorie che attuano<br />

quanto previsto dalla normativa comunitaria,<br />

nazionale o regionale vigente.<br />

Quindi sono di immediata attivazione<br />

e obbligatorie. Poi abbiamo <strong>del</strong>le misure<br />

di piano che sono state individuate<br />

in base allo studio effettuato, e sono<br />

ritenute necessarie per il raggiungimento<br />

degli obiettivi di qualità <strong>ambientale</strong>,<br />

oltreché obbligatorie con orizzonti<br />

temporali articolati, indicati per<br />

ciascuna singola misura. Poi abbiamo<br />

<strong>del</strong>le misure complementari che vengono<br />

individuate a supporto <strong>del</strong>le misure<br />

obbligatorie. Per quanto riguarda il settore<br />

civile ne richiamo solamente alcune<br />

fra tutte quelle contenute nel piano:<br />

• l’emanazione <strong>del</strong> nuovo regolamento<br />

regionale come disciplina degli<br />

scarichi <strong>del</strong>le acque reflue, che mol-<br />

Fig. 7<br />

Gli agglomerati <strong>del</strong> bacini <strong>del</strong> lago <strong>Trasimeno</strong> e i principali impianti di depurazione di acque reflue urbane

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