Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria
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3 5 0 A r p a U m b r i a 2 0 1 2<br />
con il MATTM, la fase conclusiva di<br />
realizzazione <strong>del</strong>la rete Natura 2000,<br />
per la quale sia i dati conoscitivi che le<br />
misure di conservazione, contenute nei<br />
Piani, rappresentano il presupposto<br />
essenziale.<br />
L’<strong>Umbria</strong>, come molti di voi sanno, è<br />
l’unica Regione d’Italia a possedere una<br />
rete ecologica regionale (RERU) a scala<br />
1:10.000, ad intera copertura regionale,<br />
recepita da due leggi regionali che le<br />
conferiscono efficacia e cogenza.<br />
Non ho intenzione di addentrarmi<br />
in spiegazioni tecniche vista la nutrita<br />
presenza di addetti ai lavori, mi limiterò<br />
soltanto ad accennare l’importanza<br />
che la RERU assume, da almeno cinque<br />
anni, data di emanazione <strong>del</strong>la L.R.<br />
11/2005, nel controllo <strong>del</strong>le nuove previsioni<br />
contenute nei Piani regolatori<br />
comunali. Tali verifiche sono finalizzate<br />
ad evitare sia conflitti fra nuova edificazione<br />
e corridoi biologici esistenti<br />
che fenomeni di frammentazione territoriale<br />
conseguenti alla realizzazione<br />
di infrastrutture lineari. In <strong>Umbria</strong> dal<br />
1956 al 2006 sono scomparsi all’incirca<br />
40.000 ettari di suolo libero a seguito<br />
di nuove edificazioni con un dato giornaliero<br />
di superficie sottratta, elaborato<br />
dall’Università <strong>del</strong>l’Aquila, pari a circa<br />
8000 m 2 .<br />
Tutti i dati di cui vi ho accennato,<br />
con il corrispondente corredo cartografico,<br />
sono consultabili e scaricabili sul<br />
portale regionale, alla voce Biodiversità,<br />
su apposito WebGis.<br />
Ultimo argomento di cui vorrei parlarvi<br />
è l’Osservatorio regionale per il<br />
monitoraggio <strong>del</strong>la biodiversità. Collocato<br />
fisicamente a Villa Fabri di Trevi<br />
nasce grazie ad un finanziamento concesso<br />
dal MATTM nell’ambito <strong>del</strong>l’Accordo<br />
di Programma Quadro per la<br />
biodiversità.<br />
Tale finanziamento rappresenta un<br />
riconoscimento fattivo <strong>del</strong> valore che<br />
l’<strong>Umbria</strong> riveste, a livello nazionale, in<br />
tema di biodiversità, grazie ai progetti<br />
suddetti e che peraltro rappresentano<br />
una articolazione concreta <strong>del</strong>la strategia<br />
nazionale per la biodiversità, appena<br />
varata. I fondi concessi dal MATTM, al<br />
momento, sono stati utilizzati per avviare<br />
le attività legate al monitoraggio <strong>del</strong>la<br />
biodiversità all’interno dei siti Natura<br />
2000. Entro fine anno, i dati raccolti<br />
in collaborazione con gli Atenei di<br />
Perugia, Camerino e L’Aquila verranno<br />
opportunamente archiviati e nel 2011,<br />
sulla base di un progetto condiviso, si<br />
darà avvio alle attività vere e proprie<br />
di osservazione e monitoraggio di specie<br />
ed habitat di interesse comunitario<br />
e conservazionistico. L’Osservatorio si<br />
pone quindi come luogo di sintesi ed<br />
elaborazione di dati e strategie anche in<br />
connessione con altre Regioni d’Italia<br />
con cui peraltro sono stati già attivati<br />
contatti concreti.<br />
Oltre all’aspetto legato squisitamente<br />
alla biodiversità, l’Osservatorio si<br />
dovrà occupare di temi quali il paesaggio<br />
rurale, lo sviluppo sostenibile, l’alta<br />
formazione, la progettazione europea<br />
e interventi legati alle zone umide.<br />
Quest’ultimo aspetto verrà curato con<br />
la costituzione di un apposito gruppo di<br />
lavoro formato da figure professionali<br />
specifiche provenienti da Università,<br />
Provincie, Associazioni, Regione.<br />
Vorrei infine approfittare <strong>del</strong>la mia<br />
presenza sul lago <strong>Trasimeno</strong> per alcune<br />
comunicazioni che ritengo importanti.<br />
La prima riguarda il Parco omonimo e<br />
in particolare il progetto di Piano che<br />
possiamo considerare concluso; recentemente<br />
è stato trasmesso alla Comunità<br />
Montana per l’iter partecipativo<br />
nell’ambito <strong>del</strong>la procedura di VAS che<br />
è propedeutica alla sua approvazione.<br />
La seconda comunicazione riguarda il<br />
POR FESR 2007-2013, come noto,<br />
sono i fondi comunitari che, nel caso