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Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria

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1 6 4 A r p a U m b r i a 2 0 1 2<br />

estremo interesse per la comprensione<br />

<strong>del</strong>le proprietà ecologiche che caratterizzano<br />

i corpi lacustri. Grazie alle<br />

riprese telerilevate effettuate nella banda<br />

<strong>del</strong>l’infrarosso termico, è possibile così<br />

ottenere <strong>del</strong>le vere e proprie mappe di<br />

temperatura superficiale dei corpi idrici<br />

e di seguirne l’evoluzione nel tempo.<br />

9.4 Approcci quantitativi<br />

Generalmente le tecniche di stima dei<br />

parametri di qualità <strong>del</strong>l’acqua si possono<br />

effettuare attraverso differenti metodi,<br />

come descritto in Giardino (2006):<br />

• il metodo empirico: basato sullo sviluppo<br />

di relazioni statistiche tra i valori<br />

spettrali misurati dal sensore e i<br />

parametri caratteristici <strong>del</strong>la qualità<br />

<strong>del</strong>l’acqua, misurati in coincidenza<br />

al passaggio <strong>del</strong> sensore (fig. 3). In<br />

quest’ambito l’analisi di regressione<br />

utilizza tecniche d’analisi univariata<br />

o multivariata, include trasformazioni<br />

di variabili e fa riferimento<br />

all’utilizzo di singole bande spettrali<br />

e/o a loro rapporti;<br />

• il metodo semi-empirico: utilizza specifiche<br />

regioni degli spettri <strong>del</strong>l’immagine e<br />

richiede la conoscenza <strong>del</strong>le caratteristiche<br />

spettrali <strong>del</strong>le sostanze otticamente<br />

attive indagate nell’acqua,<br />

per sviluppare algoritmi per questi<br />

componenti;<br />

• il metodo analitico: utilizza un criterio<br />

fondato su relazioni fisiche attraverso<br />

le quali le proprietà ottiche<br />

<strong>del</strong>l’acqua sono associate alla<br />

radianza emergente dalla colonna<br />

d’acqua, a sua volta rapportata al<br />

segnale misurato dal sensore. Questo<br />

metodo riguarda l’inversione di<br />

tale concatenazione di relazioni per<br />

individuare i parametri di qualità<br />

<strong>del</strong>l’acqua a partire dalle immagini<br />

(fig. 3). L’inversione <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo<br />

bio-ottico può essere effettuato utilizzando<br />

differenti tecniche come ad<br />

esempio il metodo dei minimi quadrati,<br />

le tecniche di ottimizzazione<br />

non lineare, le reti neurali e le Look<br />

Up Table (LUT).<br />

Il metodo analitico offre grandi potenzialità<br />

perché a differenza <strong>del</strong> metodo<br />

empirico non richiede osservazioni sincrone<br />

al passaggio satellitare per sviluppare<br />

le relazioni statistiche tra parametro<br />

e dato telerilevato e, a differenza <strong>del</strong><br />

metodo semi-empirico, presenta una<br />

maggiore applicabilità essendo basato<br />

su leggi fisiche indipendenti dalle caratteristiche<br />

<strong>del</strong> sensore, dalle condizioni<br />

atmosferiche e dagli intervalli di variabilità<br />

<strong>del</strong> parametro. D’altro canto,<br />

essendo associato alla mo<strong>del</strong>listica, è<br />

affetto da tutte le problematiche legate<br />

in generale ai mo<strong>del</strong>li (es. sensibilità,<br />

accuratezza dei parametri) e la sua<br />

applicabilità dipende fortemente dalla<br />

conoscenza <strong>del</strong>le proprietà ottiche dei<br />

bacini oggetto di studio.<br />

Al fine di calibrare/validare i mo<strong>del</strong>li<br />

adottati, le attività di ricerca richiedono<br />

attività di campo volte alla raccolta di<br />

dati che descrivano la “verità” in situ dei<br />

bacini oggetto di studio. I dati si distinguono<br />

sostanzialmente in due raggruppamenti<br />

definiti in base alla disciplina<br />

che da sempre li governa: i dati limnologici<br />

da una parte (es. analisi chimiche<br />

di laboratorio sui campioni d’acqua) e<br />

quelli radiometrici dall’altra (es. misura<br />

<strong>del</strong>la radianza riflessa da una prateria di<br />

macrofite sommerse). Entrambi vanno<br />

così a comporre una fondamentale base<br />

di dati per l’elaborazione dei dati satellitari<br />

e la comprensione <strong>del</strong>le proprietà<br />

ottiche dei bacini studiati.

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