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Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria

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2 6 2 A r p a U m b r i a 2 0 1 2<br />

come si siano evolute le caratteristiche<br />

ecologico-ambientali che hanno portato<br />

il lago allo stato recente (di bassa<br />

qualità s.l.).<br />

Senza voler qui riaprire la trattazione<br />

scientifica dei dati, è in ogni caso<br />

opportuno riordinare gli elementi più<br />

significativi ed utili a trarre le conclusioni,<br />

obiettivo <strong>del</strong> progetto.<br />

La mancata attivazione <strong>del</strong>l’emissario<br />

negli ultimi 20 anni ha portato ad una<br />

modifica significativa <strong>del</strong>la qualità chimica<br />

<strong>del</strong>le acque <strong>del</strong> lago, con incremento<br />

<strong>del</strong>la salinità, dei cloruri e dei solfati<br />

che possono avere effetto sulle comunità<br />

biotiche (Ludovisi et al. 2010).<br />

Presumibilmente, lo spostamento<br />

verso un carattere clorurato alcalino<br />

marcato non si spiega solo con la concentrazione<br />

<strong>del</strong>le acque, ma chiama in<br />

causa i processi di precipitazione dei<br />

carbonati, dovuti a variazioni <strong>del</strong>le condizioni<br />

di equilibrio pH-Eh indotte dai<br />

processi fotosintetici di alghe e vegetazione<br />

sommersa, le variazioni degli<br />

equilibri acqua-sedimento connessi al<br />

consumo di ossigeno ed alla tendenza<br />

all`anossia <strong>del</strong> fondale, la risospensione<br />

dei sedimenti per particolari condizioni<br />

meteorologiche, la precipitazione<br />

o risolubilizzazione <strong>del</strong> ferro e di altri<br />

metalli, l’equilibrio <strong>del</strong> fosforo.<br />

Nell’equilibrio ecologico un ruolo<br />

importante è rivestito dalle condizioni<br />

di trasparenza <strong>del</strong>le acque, elemento<br />

fondamentale per la penetrazione<br />

o meno <strong>del</strong>l`energia luminosa verso il<br />

fondale.<br />

Il quadro storico ricostruito (Ludovisi<br />

et al., 2010) indica che a partire dagli<br />

anni ’80, ci sia stato un significativo<br />

incremento <strong>del</strong>la torbidità <strong>del</strong>le acque,<br />

passata da valori medi di trasparenza di<br />

1-2 metri a condizioni recenti estive di<br />

poche decine di centimetri.<br />

In passato il fenomeno torbidità,<br />

parametro utilizzato nella valutazione<br />

<strong>del</strong>le acque di balneazione, per il quale<br />

il <strong>Trasimeno</strong> ha dovuto regolarmente<br />

chiedere deroghe, è stato giustificato<br />

come dovuto quasi esclusivamente alla<br />

ridotta profondità <strong>del</strong> lago ed alla risospensione<br />

dei sedimenti a causa di vento<br />

e moto ondoso.<br />

Ciò è sicuramente sostenibile per la<br />

zona costiera <strong>del</strong> lago, molto di meno per<br />

la parte di lago aperto più profondo.<br />

Le indagini condotte in associazione<br />

con gli studi sul telerilevamento da<br />

satellite, nella parte quarta di questo<br />

volume, miranti a caratterizzare le componenti<br />

organica e inorganica <strong>del</strong> particolato<br />

sospeso, evidenziano una correlazione<br />

<strong>del</strong> sedimento organico con la<br />

clorofilla e valori equivalenti <strong>del</strong>lo stesso<br />

con quello inorganico.<br />

Come mostrato nelle figure 6 e 7 la<br />

biomassa algale ha un ruolo significativo<br />

nella produzione di particolato e nella<br />

riduzione <strong>del</strong>la trasparenza <strong>del</strong>le acque<br />

<strong>del</strong> periodo primaverile-estivo.<br />

Inoltre, considerando che la biomassa<br />

algale è costituita in elevata quantità<br />

da acqua e solo in minima parte da<br />

altri elementi individuati come residuo<br />

solido dalle analisi, è facile intuire che<br />

il biovolume organico può assumere<br />

dimensioni ancor più consistenti <strong>del</strong>la<br />

frazione inorganica.<br />

Questo biovolume algale nei periodi<br />

estivi, quando diventa abbondante, può<br />

contribuire al mantenimento in sospensione<br />

anche <strong>del</strong> particolato inorganico.<br />

Si è infatti osservato che anche in<br />

periodi non perturbati da venti e temporali<br />

i valori e rapporti tra le due fonti<br />

di particolato si mantengono costanti<br />

(Bresciani et al., quarta parte).<br />

Un ultimo elemento degno di nota è<br />

rappresentato dall`andamento nel tempo<br />

<strong>del</strong> fosforo totale e <strong>del</strong>l’ortofosfato nelle<br />

acque <strong>del</strong> lago, in particolare al centro<br />

<strong>del</strong> lago, situazione maggiormente rappresentativa<br />

<strong>del</strong>l`intera massa d’acqua.

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