Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria
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come si siano evolute le caratteristiche<br />
ecologico-ambientali che hanno portato<br />
il lago allo stato recente (di bassa<br />
qualità s.l.).<br />
Senza voler qui riaprire la trattazione<br />
scientifica dei dati, è in ogni caso<br />
opportuno riordinare gli elementi più<br />
significativi ed utili a trarre le conclusioni,<br />
obiettivo <strong>del</strong> progetto.<br />
La mancata attivazione <strong>del</strong>l’emissario<br />
negli ultimi 20 anni ha portato ad una<br />
modifica significativa <strong>del</strong>la qualità chimica<br />
<strong>del</strong>le acque <strong>del</strong> lago, con incremento<br />
<strong>del</strong>la salinità, dei cloruri e dei solfati<br />
che possono avere effetto sulle comunità<br />
biotiche (Ludovisi et al. 2010).<br />
Presumibilmente, lo spostamento<br />
verso un carattere clorurato alcalino<br />
marcato non si spiega solo con la concentrazione<br />
<strong>del</strong>le acque, ma chiama in<br />
causa i processi di precipitazione dei<br />
carbonati, dovuti a variazioni <strong>del</strong>le condizioni<br />
di equilibrio pH-Eh indotte dai<br />
processi fotosintetici di alghe e vegetazione<br />
sommersa, le variazioni degli<br />
equilibri acqua-sedimento connessi al<br />
consumo di ossigeno ed alla tendenza<br />
all`anossia <strong>del</strong> fondale, la risospensione<br />
dei sedimenti per particolari condizioni<br />
meteorologiche, la precipitazione<br />
o risolubilizzazione <strong>del</strong> ferro e di altri<br />
metalli, l’equilibrio <strong>del</strong> fosforo.<br />
Nell’equilibrio ecologico un ruolo<br />
importante è rivestito dalle condizioni<br />
di trasparenza <strong>del</strong>le acque, elemento<br />
fondamentale per la penetrazione<br />
o meno <strong>del</strong>l`energia luminosa verso il<br />
fondale.<br />
Il quadro storico ricostruito (Ludovisi<br />
et al., 2010) indica che a partire dagli<br />
anni ’80, ci sia stato un significativo<br />
incremento <strong>del</strong>la torbidità <strong>del</strong>le acque,<br />
passata da valori medi di trasparenza di<br />
1-2 metri a condizioni recenti estive di<br />
poche decine di centimetri.<br />
In passato il fenomeno torbidità,<br />
parametro utilizzato nella valutazione<br />
<strong>del</strong>le acque di balneazione, per il quale<br />
il <strong>Trasimeno</strong> ha dovuto regolarmente<br />
chiedere deroghe, è stato giustificato<br />
come dovuto quasi esclusivamente alla<br />
ridotta profondità <strong>del</strong> lago ed alla risospensione<br />
dei sedimenti a causa di vento<br />
e moto ondoso.<br />
Ciò è sicuramente sostenibile per la<br />
zona costiera <strong>del</strong> lago, molto di meno per<br />
la parte di lago aperto più profondo.<br />
Le indagini condotte in associazione<br />
con gli studi sul telerilevamento da<br />
satellite, nella parte quarta di questo<br />
volume, miranti a caratterizzare le componenti<br />
organica e inorganica <strong>del</strong> particolato<br />
sospeso, evidenziano una correlazione<br />
<strong>del</strong> sedimento organico con la<br />
clorofilla e valori equivalenti <strong>del</strong>lo stesso<br />
con quello inorganico.<br />
Come mostrato nelle figure 6 e 7 la<br />
biomassa algale ha un ruolo significativo<br />
nella produzione di particolato e nella<br />
riduzione <strong>del</strong>la trasparenza <strong>del</strong>le acque<br />
<strong>del</strong> periodo primaverile-estivo.<br />
Inoltre, considerando che la biomassa<br />
algale è costituita in elevata quantità<br />
da acqua e solo in minima parte da<br />
altri elementi individuati come residuo<br />
solido dalle analisi, è facile intuire che<br />
il biovolume organico può assumere<br />
dimensioni ancor più consistenti <strong>del</strong>la<br />
frazione inorganica.<br />
Questo biovolume algale nei periodi<br />
estivi, quando diventa abbondante, può<br />
contribuire al mantenimento in sospensione<br />
anche <strong>del</strong> particolato inorganico.<br />
Si è infatti osservato che anche in<br />
periodi non perturbati da venti e temporali<br />
i valori e rapporti tra le due fonti<br />
di particolato si mantengono costanti<br />
(Bresciani et al., quarta parte).<br />
Un ultimo elemento degno di nota è<br />
rappresentato dall`andamento nel tempo<br />
<strong>del</strong> fosforo totale e <strong>del</strong>l’ortofosfato nelle<br />
acque <strong>del</strong> lago, in particolare al centro<br />
<strong>del</strong> lago, situazione maggiormente rappresentativa<br />
<strong>del</strong>l`intera massa d’acqua.