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Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria

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2 5 0 A r p a U m b r i a 2 0 1 2<br />

17 Il recupero ecologico <strong>del</strong><br />

lago attraverso una<br />

gestione <strong>ambientale</strong><br />

consapevole<br />

Angiolo Martinelli<br />

17.1 Pressioni ed elementi di<br />

lettura nel tempo<br />

17.1.1 Evoluzione <strong>del</strong>le pressioni nel<br />

bacino e sul lago<br />

La scarsa capacità idrica e i lunghi tempi<br />

di ricambio <strong>del</strong> lago lo rendono particolarmente<br />

sensibile, oltre che alle<br />

variazioni climatiche, agli impatti <strong>del</strong>le<br />

pressioni esterne derivanti dalle pur<br />

contenute attività umane.<br />

Le pressioni di tipo civile, industriale<br />

e zootecnico sono state, almeno negli<br />

ultimi 40 anni, oggetto di stime e valutazioni<br />

che consentono di <strong>del</strong>inearne a<br />

grandi linee la loro evoluzione, anche se<br />

non in modo accurato e quantificabile,<br />

come scarico effettivo trasferito al reticolo<br />

idrografico superficiale ed al lago.<br />

Tiberi et al. nel 1973 riportano un<br />

primo stato embrionale di quella che è la<br />

situazione a inizi anni ’70, con pressioni<br />

ancora ridotte ma impattanti per lo scarso<br />

trattamento degli effluenti emessi.<br />

Le fogne erano presenti in gran parte<br />

dei centri abitati, ma le acque reflue<br />

non erano depurate e andavano a volte<br />

anche direttamente a lago.<br />

Le poche attività industriali di una<br />

certa rilevanza non avevano in genere<br />

sistemi di trattamento, gli allevamenti ed<br />

i mattatoi disperdevano i loro reflui in<br />

vario modo nell’ambiente, e gran parte<br />

di tutto ciò andava a finire al lago.<br />

Da notare che la popolazione suinicola<br />

era distribuita un po’ su tutti i<br />

comuni e raggiungeva solo circa 9.000<br />

capi. Una decina di anni più tardi, con<br />

gli obblighi derivanti dalla Legge Merli<br />

<strong>del</strong> 1976, il quadro <strong>del</strong>le acque reflue<br />

civili si evolve verso una lenta infrastrutturazione<br />

fognario-depurativa.<br />

I dati riportati dal Piano regionale<br />

di risanamento <strong>del</strong>le acque (Regione<br />

<strong>Umbria</strong>, 1986), sonoriferiti all’inizio<br />

degli anni ’80 e valutano solo le pressioni<br />

teoriche civili, industriali e zootecniche<br />

in termini di abitanti equivalenti,<br />

allargando la valutazione a tutte le<br />

attività produttive <strong>del</strong> bacino:<br />

• pressione totale (a.e. stimati):<br />

290.408;<br />

• popolazione residente (ISTAT 1981):<br />

28.417;<br />

• pressione industriale (a.e. stimati):<br />

54.745 (65 aziende);

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