22.11.2014 Views

Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria

Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria

Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

3 4 2 A r p a U m b r i a 2 0 1 2<br />

sfioro (vedi fig.1), e valori massimi negli<br />

anni 2004-05, in coincidenza con la<br />

recente crisi idrica. L’analisi dei dati<br />

mostra che, oltre al naturale effetto di<br />

concentrazione, un accumulo di sali<br />

<strong>del</strong>l’ordine di 3.500±600 tonn/anno si<br />

realizza nelle acque <strong>del</strong> lago, per effetto<br />

degli apporti meteorici e da bacino<br />

(Ludovisi e Gaino, 2010). L’accumulo<br />

differenziale di cationi ed anioni è<br />

responsabile <strong>del</strong>lo spostamento <strong>del</strong>la<br />

composizione ionica verso acque sodico-clorurate<br />

e <strong>del</strong>l’aumento <strong>del</strong>l’alcalinità<br />

totale osservato (fig. 3) nell’ultimo<br />

quarantennio (Ludovisi e Gaino,<br />

2010). L’aumento <strong>del</strong>l’alcalinità totale,<br />

e quindi <strong>del</strong>la capacità tampone <strong>del</strong>le<br />

acque, può essere a sua volta ritenuto<br />

uno dei fattori responsabili <strong>del</strong>la riduzione<br />

<strong>del</strong>la variabilità stagionale <strong>del</strong> pH<br />

<strong>del</strong>le acque lacustri nell’ultimo quarantennio,<br />

rintracciabile nell’andamento<br />

temporale dei valori massimi e minimi<br />

annuali (fig. 3).<br />

Tra i parametri relazionati con lo<br />

stato trofico (trasparenza, fosforo totale,<br />

fosforo disciolto, ossigeno disciolto,<br />

pH), la trasparenza, misurata come Disco<br />

di Secchi, mostra le fluttuazioni più<br />

significative durante l’ultimo cinquantennio<br />

(fig. 3 - notare che solo i valori<br />

minimi di trasparenza sono disponibili<br />

nell’ultimo trentennio, a causa <strong>del</strong> protocollo<br />

adottato da Arpa <strong>Umbria</strong>). Valori<br />

molto bassi di trasparenza sono stati<br />

registrati nei periodi 1958-60, 1973-75<br />

e 1989-2006, periodi caratterizzati da<br />

bassi livelli idrometrici. Tali variazioni<br />

non sembrano essere riconducibili<br />

a variazioni di stato trofico: nell’arco<br />

<strong>del</strong> cinquantennio, la concentrazione<br />

di fosforo totale non mostra significative<br />

variazioni, con valori medi annuali<br />

prossimi a 0,035 mg/l, valore di soglia<br />

tra le classi eutrofia e mesotrofia, secondo<br />

la classificazione OECD (Vollenweider<br />

& Kerekes, 1982). Analoga classificazione<br />

si ottiene in base ai valori di<br />

clorofilla “a” registrati negli ultimi venti<br />

anni, che mostrano medie annue oscillanti<br />

tra i 2,3 e i 14,4 μg/l. Con l’eccezione<br />

di pochi casi, la concentrazione di<br />

fosforo solubile (fig. 3) non ha superato<br />

la soglia di rilevabilità analitica (1 μg/l),<br />

verosimilmente a causa <strong>del</strong> controllo<br />

esercitato da processi di precipitazione/adsorbimento<br />

su substrato argilloso<br />

(Giovanardi et al., 1995; Ludovisi e Gaino,<br />

2010). Le oscillazioni di trasparenza<br />

<strong>del</strong>l’acqua sono piuttosto da ricondurre<br />

alla risospensione di sedimento superficiale,<br />

la cui abbondanza è relazionata<br />

all’intensità <strong>del</strong> vento e alla profondità<br />

<strong>del</strong>la colonna d’acqua (Ludovisi e Gaino,<br />

2010). Applicando mo<strong>del</strong>li di risospensione<br />

basati sulla teoria <strong>del</strong>le onde,<br />

è possibile stimare come la frazione <strong>del</strong>la<br />

superficie lacustre interessata da risospensione<br />

dei sedimenti sia passata dal<br />

10% all’inizio <strong>del</strong> XX secolo, quando la<br />

profondità media <strong>del</strong> lago era <strong>del</strong>l’ordine<br />

dei 7 m, a valori <strong>del</strong>l’ordine <strong>del</strong> 95%<br />

nel periodo di massima crisi idrica lacustre<br />

<strong>del</strong> 1958-59.<br />

Conclusioni<br />

I risultati <strong>del</strong>lo studio mostrano che<br />

le principali variazioni nella qualità<br />

<strong>del</strong>l’acqua <strong>del</strong> lago <strong>Trasimeno</strong> <strong>del</strong>l’ultimo<br />

cinquantennio sono riconducibili<br />

alle modificazioni meteo-climatiche in<br />

atto. Gli aspetti più critici sono certamente<br />

da ricondurre alla tendenziale<br />

riduzione <strong>del</strong>le precipitazioni sul bacino<br />

e all’incremento di temperatura, il cui<br />

effetto congiunto determina l’approssimarsi<br />

di condizioni evaporative. Considerando<br />

valide le proiezioni IPCC per<br />

l’area mediterranea (IPCC, 2007), che<br />

prevedono un aumento di 3.5°C per la<br />

temperatura <strong>del</strong>l’aria e una riduzione<br />

<strong>del</strong> 12% per le precipitazioni (previsioni<br />

mediate su 21 mo<strong>del</strong>li per uno scenario<br />

A1B) nel corso <strong>del</strong> periodo 1990-2090,

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!