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Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria

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5 . S a l v a g u a r d i a e r e c u p e r o a m b i e n t a l e<br />

2 5 7<br />

Livello di accrescimento dei sedimenti,<br />

loro consistenza e condizione<br />

ossidoriduttiva all’interfaccia sono<br />

anche importanti in confronto alla<br />

capacità di favorire lo sviluppo di vegetazione<br />

sommersa.<br />

Elementi turbativi <strong>del</strong>la stratificazione<br />

dei sedimenti possono instaurarsi sia<br />

per fenomeni biomeccanici (bioturbazione)<br />

che chimico-fisici (migrazione,<br />

scambio).<br />

I sedimenti <strong>del</strong> lago, molli e più o<br />

meno consolidati, sono in genere anossici<br />

(vedasi la parte terza <strong>del</strong> volume), se<br />

si eccettua una ridotta porzione superficiale<br />

distinguibile in due forme:<br />

• il sedimento “instabile”all’interfaccia<br />

con l’acqua, pochi millimetri o al<br />

massimo un paio di centimetri, di<br />

recente deposizione e costituito da<br />

una più o meno abbondante frazione<br />

organica ancora non decomposta<br />

(indicativamente simile ai rapporti<br />

riportati più avanti nella fig. 6), prevalentemente<br />

planctonica al di fuori<br />

<strong>del</strong>le aree a copertura macrofitica;<br />

• le porzioni <strong>del</strong>le strato superficiale<br />

interessate da bioturbazione ed apparati<br />

radicali, che riescono ad essere<br />

ossigenate per via fisica o per rilascio<br />

dalla vegetazione (alghe, macrofite<br />

radicate), consentendo in particolare<br />

la precipitazione dei metalli e la<br />

fissazione <strong>del</strong> fosforo, la decomposizione<br />

<strong>del</strong>la frazione organica.<br />

Nella fig. 3, relativa al campionamento<br />

di centro lago <strong>del</strong> 2008, è ben visibile<br />

una prima parte di sedimento con<br />

tracce e punti giallo-rossastri, dovuti a<br />

bioturbazione.<br />

Si può facilmente ben apprezzare<br />

inoltre l’abbondante presenza di tracce<br />

organiche, tra i 30 ed il 50 cm di profondità,<br />

non presenti nel sedimento più<br />

recente.<br />

Ciò potrebbe essere ricondotto ad<br />

una maggior sedimentazione inorganica<br />

dovuta al trasporto solido conseguente<br />

all’ampliamento <strong>del</strong> bacino, così come<br />

ad una minor deposizione organica (o<br />

maggior degradazione) connessa con gli<br />

equilibri biologici <strong>del</strong> lago.<br />

Altra caratteristica ben visibile al<br />

campionamento dei sedimenti subsuperficiali,<br />

è la presenza di gas interstiziale<br />

(metano e anidride carbonica),<br />

endogeno, intrappolato nel sedimento.<br />

E’ ben noto infatti che negli ambienti<br />

lacustri si abbiano significative emissioni<br />

di gas naturali da decomposizione:<br />

EMEP/EEA, 2009, attribuisce un valore<br />

medio di 60 mg/m 2 /giorno, ai laghi<br />

temperati europei.<br />

!<br />

Fig. 3:<br />

Vista dei primi 80 cm circa <strong>del</strong> carotaggio di centro-lago<br />

<strong>del</strong> settembre 2008

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