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Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria

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2 2 6 A r p a U m b r i a 2 0 1 2<br />

15 Evoluzione <strong>del</strong>la fauna<br />

ittica e problematiche<br />

gestionali <strong>del</strong><br />

lago <strong>Trasimeno</strong><br />

Massimo Lorenzoni<br />

Lucia Ghetti<br />

15.1 Premessa<br />

La comunità ittica <strong>del</strong> lago <strong>Trasimeno</strong><br />

ricalca, in larga misura, le caratteristiche<br />

dei laghi italiani di pianura, laminari<br />

e meso-eutrofi, essendo caratterizzata<br />

dalla presenza di Ciprinidi, Percidi,<br />

Centrarchidi, Gobidi ed Esocidi (Cucchia,<br />

2004). Si tratta di una comunità<br />

mista composta da Ciprinidi limnofili<br />

associati a predatori, in cui è molto elevato<br />

il numero di specie ittiche di origine<br />

esotica. Il carassio dorato, introdotto<br />

negli ultimi anni, ha raggiunto un’abbondanza<br />

estremamente elevata. Unitamente<br />

a dreissena, nutria e gambero<br />

rosso <strong>del</strong>la Louisiana, tutte attualmente<br />

presenti nel lago <strong>Trasimeno</strong>, rappresenta<br />

una specie esotica invasiva in grado<br />

di spostare alcuni equilibri naturali<br />

e di indurre cambiamenti a livello ecosistemico<br />

(DAISIE, 2008), con importanti<br />

ripercussioni su tutte le componenti<br />

ambientali <strong>del</strong> lago difficilmente<br />

prevedibili. La pesca professionale<br />

riveste un’importanza primaria, poiché<br />

costituisce ancora un’attività economica<br />

importante ed il lago ospita una <strong>del</strong>le<br />

comunità di pescatori professionali<br />

più numerose fra tutte le acque interne<br />

italiane (Natali e Gennari, 1989). La<br />

gestione di tale attività, soprattutto in<br />

un’area protetta come il lago <strong>Trasimeno</strong>,<br />

dovrebbe essere improntata su criteri in<br />

grado di conciliare le esigenze di conservazione<br />

con lo sfruttamento economico<br />

(Lorenzoni et al., 2007), operando<br />

secondo quanto previsto dal Codice<br />

di Condotta per la Pesca Responsabile<br />

e con le Linee Guida Tecniche sulla<br />

Pesca Responsabile nelle Acque Interne<br />

(FAO, 1995; 1997). La pesca, mediante<br />

la regolamentazione <strong>del</strong>le diverse forme<br />

di prelievo, può esercitare anche un<br />

ruolo fondamentale per ovviare ad alcuni<br />

squilibri biologici che attualmente<br />

caratterizzano il lago <strong>Trasimeno</strong> (Ghetti<br />

et al., 2007), che può essere esercitato<br />

attraverso un prelievo diretto di alcune<br />

specie esotiche (Lorenzoni et al., 2010a,<br />

2010b) o mediante azioni indirette di<br />

manipolazione <strong>del</strong>le catene alimentari;<br />

tali attività dovrebbero essere programmate<br />

e basate su un approccio precauzionale<br />

(FAO, 1997) ed ecosistemico alla<br />

pesca (FAO, 2003). In ogni caso, fondamentale<br />

per raggiungere tali obiettivi

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