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Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria

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2 . E c o l o g i a<br />

4. Struttura e composizione<br />

<strong>del</strong> popolamento<br />

fitoplanctonico <strong>del</strong><br />

lago <strong>Trasimeno</strong> negli<br />

ultimi cinquanta anni<br />

Antonia Concetta Elia<br />

Chiara Todini<br />

Margherita Di Brizio<br />

Maria Illuminata Taticchi<br />

8 9<br />

4.1 Introduzione<br />

Il lago <strong>Trasimeno</strong>, per la particolare<br />

morfologia <strong>del</strong> suo bacino, con un’ampia<br />

zona centrale, con una profondità<br />

massima <strong>del</strong>la cuvetta di 6,3 metri<br />

ed una zona neritica molto estesa, può<br />

essere definito lago piatto o laminare<br />

o shallow lake. Dal 1600 al 1900, il lago<br />

ha avuto molti periodi di alto o basso<br />

livello: tra 3,5 metri sopra il livello di<br />

sfioro <strong>del</strong>l’emissario a 2 metri sotto tale<br />

livello (257,33 metri s.l.m.). La durata<br />

di questi periodi variava da pochi anni<br />

a 50 anni. Per limitare i danni <strong>del</strong>le<br />

piene, tra la fine <strong>del</strong>l’Ottocento e l’inizio<br />

<strong>del</strong> Novecento, l’abbassamento <strong>del</strong><br />

livello <strong>del</strong>le acque è stato realizzato con<br />

il ripristino <strong>del</strong>l’emissario medievale e<br />

con la deviazione di due torrenti tributari<br />

<strong>del</strong> lago: Tresa e Rio Maggiore.<br />

Nel 1952, durante un periodo di basso<br />

livello, i due torrenti furono riaddotti<br />

al lago mediante il canale artificiale<br />

Anguillara. Nel 1958 il livello <strong>del</strong> lago<br />

scese ulteriormente, almeno 3 metri al<br />

di sotto <strong>del</strong> livello di sfioro e altri due<br />

torrenti (Moiano e Maranzano) furono<br />

addotti al <strong>Trasimeno</strong> tramite l’Anguillara,<br />

con l’ampliamento <strong>del</strong> bacino<br />

imbrifero di 44 km 2 (Taticchi, 1968).<br />

Con tale intervento, durante il 1963, la<br />

profondità massima <strong>del</strong> lago raggiunse<br />

6,3 metri, ma dal 1989 fino ad oggi il<br />

livello <strong>del</strong>le acque si è mantenuto nuovamente<br />

sotto il livello di sfioro (Ludovisi<br />

e Gaino, 2010).<br />

Le modificazioni indotte nel lago nel<br />

tempo hanno comportato cambiamenti<br />

importanti anche sulla struttura e composizione<br />

di tutta la comunità planctonica<br />

<strong>del</strong> <strong>Trasimeno</strong>, alterandone la successione<br />

stagionale. Questa è un processo<br />

autogeno durante il quale la selezione<br />

<strong>del</strong>le specie è indotta da cambiamenti<br />

ambientali derivanti dal metabolismo<br />

<strong>del</strong>la comunità stessa. Le forze esterne<br />

possono invece determinare il resto <strong>del</strong>la<br />

variabilità <strong>ambientale</strong>, che non può essere<br />

influenzata dalla comunità. All’interno<br />

di certe soglie, le forze esterne sono<br />

assorbite in modo efficiente da parte<br />

<strong>del</strong>la comunità, senza lasciare un’impronta<br />

riconoscibile sulla composizione<br />

o abbondanza, mentre all’esterno di tali<br />

soglie, queste forze agiscono come un<br />

disturbo sullo sviluppo <strong>del</strong> fitoplancton,

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