22.11.2014 Views

Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria

Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria

Tutela ambientale del Lago Trasimeno - ARPA Umbria

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

2 . E c o l o g i a<br />

9 1<br />

Fig. 2<br />

Struttura <strong>del</strong> popolamento fitoplanctonico (%) nei singoli anni<br />

1977) cloroficee, cianobatteri e dinoficee-criptoficee<br />

sono ugualmente importanti;<br />

nel ‘91 (Havens et al., 2009; 2011)<br />

le cloroficee assumono ancora il ruolo<br />

più importante nel popolamento fitoplanctonico;<br />

dal ‘92 sono i cianobatteri<br />

che prendono il sopravvento sulle cloroficee<br />

e le altre componenti <strong>del</strong>la comunità<br />

hanno sempre minore importanza<br />

(Havens et al., 2009; 2011).<br />

Analizzando nel dettaglio i valori medi<br />

di densità stagionale <strong>del</strong>le singole classi<br />

in ciascun anno (figg. 3-9), si osserva<br />

che il forte incremento <strong>del</strong>la densità<br />

fitoplanctonica, registrato dagli anni ’90<br />

al 2009, può essere attribuito soprattutto<br />

ai cianobatteri (fig. 3a-b). Essi sono<br />

presenti in tutte le stagioni seppure con<br />

specie diverse (Cylindrospermopsis raciborskii,<br />

Plankthothrix agardhii, Leptolyngbya sp., Oscillatoria<br />

sp., Chroococcus dispersus), in genere in<br />

inverno sono meno abbondanti e raggiungono<br />

il massimo di densità in estate.<br />

Anche le bacillarioficee (fig. 4a-b)<br />

sono presenti in tutte le stagioni, con<br />

massimi per lo più invernali. Il loro valore<br />

medio di densità oscilla fortemente<br />

negli anni, contrariamente a quella <strong>del</strong>le<br />

crisoficee (fig. 5a-b), che dopo i picchi<br />

degli anni ’70, tendono quasi a scomparire;<br />

nel 2008-2009 queste ultime sono<br />

state rinvenute solo in estate.<br />

Poco rappresentate sono le euglenoficee<br />

(fig. 6a-b) con densità numerica<br />

molto bassa, mentre dinoficee-criptoficee<br />

(fig. 7a-b), mostrano, nel ‘74 e<br />

nel ’91, due picchi di densità. Nel 2009<br />

quest’ultime presentano valori di densità<br />

annuale simile a quelle <strong>del</strong> 1962. Trascurabile<br />

è la partecipazione al popolamento<br />

algale <strong>del</strong> <strong>Trasimeno</strong> <strong>del</strong>le xantoficee<br />

(fig. 8a-b), che sono rappresentate solo<br />

fino al 1974.<br />

Le cloroficee (fig. 9a-b) hanno un<br />

trend in forte ascesa come i cianobatteri,<br />

tuttavia, a differenza di queste mostrano<br />

una massiccia presenza in tutte le stagioni,<br />

naturalmente sono rappresentate da<br />

specie diverse al variare dei periodi (Hyaloraphidium<br />

contortum, Monoraphidium tortile,<br />

Oocystis lacustris, Scenedesmus linearis, Scenedesmus<br />

quadricauda).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!