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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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zionali e imperiali e le diverse condizioni politiche all’interno<br />

dell’Europa, la comune appartenenza e l’omogeneità culturale, riceve<br />

plausibilità di fatto attraverso una visione esterna, attraverso il<br />

confronto con i «rivali» Stati Uniti, che alla fine della prima guerra<br />

mondiale risultano gli effettivi vincitori.<br />

Nel volume di Magnard le argomentazioni sono simili e, sotto il<br />

titolo L’apogeo dell’Europa, si rifanno allo stesso concetto d’Europa<br />

che si trova anche in Hatier. Gli esempi addotti chiarificano che il<br />

concetto d’Europa per l’ultima parte del secolo XIX è definito da<br />

una parte attraverso specifici riferimenti ai conflitti militari (in alcuni<br />

casi valutati anche nei manuali odierni secondo criteri morali),<br />

dall’altra attraverso un punto di vista esterno (il riferimento agli Stati<br />

Uniti).<br />

Il riferimento a una prospettiva geopolitica esterna si amplia nei<br />

volumi per la terza classe fino a diventare una visuale storico-mondiale,<br />

nella quale l’Europa è una lontana reminiscenza.<br />

Ciò si deduce dalla diversa valutazione dei singoli elementi storici, i<br />

quali si trasformano non a favore della presentazione di storie nazionali,<br />

ma a favore di strutture e problemi extraeuropei e globali. È quanto si<br />

può vedere confrontando l’ampiezza dedicata a ciascun tema nei tre<br />

manuali per la terza classe (si veda la tab. 1).<br />

Nelle trattazioni del periodo successivo al 1914 nelle opere delle tre<br />

case editrici prevalgono i problemi e le strutture globali ed extraeuropei.<br />

Inoltre la storia nazionale esige ancora uno spazio relativamente ampio.<br />

La quota di capitoli «europei» è al contrario chiaramente minore e si<br />

limita per di più al lasso di tempo che va fino al 1945; dopo il 1945 il<br />

tema dell’Europa viene riservato alla sezione di geografia. Non<br />

compaiono varianti di significato. Di nuovo si trovano definizioni<br />

secondo la prevalenza o la parzialità (cosi i capitoli Un’Europa dominante e<br />

Un’Europa contrastata nel volume di Magnard; L’Europa tedesca nel volume<br />

di Belin); oltre a ciò l’Europa viene definita secondo una prospettiva<br />

esterna, in parte soltanto topografica come teatro di azioni militari.<br />

Conclusioni<br />

Si può in sintesi affermare che la trattazione dell’Europa, nei manuali<br />

di storia francesi presi in esame per la presente ricerca, avviene secondo<br />

tre caratteri distintivi.<br />

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