27.05.2013 Views

Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

mazione e gli istituti dei quali sono descritti dettagliatamente. «La contrapposizione<br />

politica e ideologica fece si che le due parti si neutralizzassero<br />

esattamente l’un l’altra, ma fece sentire le sue conseguenze<br />

anche nella politica interna. In tutta Europa, in Germania e negli altri<br />

paesi si ricorse allo strumento della divisione» (Zuber e Holzbauer, vol.<br />

IV, 1986, p. 134). Dato che l’Europa appare sempre sul punto di<br />

frattura del mondo diviso anche qui, come altrove, è difficile valutare<br />

quale prospettiva domini. Per Geschichte in vier Bänden (Zuber e<br />

Holzbauer, vol. IV, 1986, p. 136), comunque, rimane centrale una conseguenza<br />

dell’intero conflitto: «In Europa fino a oggi l’equilibrio del<br />

terrore ha garantito la pace».<br />

Molto più concisi sono i passi corrispondenti in Tempora. Geschichte<br />

und Geschehen e in Unsere Geschichte. Quest’ultimo sottolinea la funzione<br />

del piano Marshall, che ebbe come conseguenza un inasprimento della<br />

divisione europea: esso «formò una base per il benessere dell’Europa e<br />

della Germania occidentali nel dopoguerra, dal quale le popolazioni<br />

dell’Europa dell’est rimasero escluse» (Hug, vol. IV, 1988, p. 174).<br />

Tempora. Geschichte und Geschehen fa seguire immediatamente alla<br />

descrizione della «guerra fredda» quella della fase contraddistinta dalla<br />

corsa e dal controllo degli armamenti fino al 1986. In tal modo si ha il<br />

vantaggio di poter considerare il conflitto est-ovest per l’arco di tempo<br />

di quarant’anni.<br />

In definitiva Unsere Geschichte, accanto a Zeiten und Menschen, dedica<br />

allo sviluppo dell’Europa dell’est più attenzione di tutti gli altri volumi.<br />

Una carta geopolitica a piena pagina informa sull’Estensione della sfera<br />

d’azione sovietica in Europa (Hug, vol. IV, 1988, p. 174). Lo stesso titolo<br />

porta un capitolo più lungo di Zeiten und Menschen, nel quale del resto<br />

viene intrapreso il tentativo ben poco motivato di tematizzare la «guerra<br />

fredda» senza l’ausilio di cartine né di altre illustrazioni (Görlitz e<br />

Immisch, vol. IV, 1983, p. 154). Secondo Unsere Geschichte, poi, la<br />

situazione in Europa – cosi il titolo di un paragrafo in Unsere Geschichte<br />

(Hug, vol. IV, 1988, p. 291) è stata migliorata ulteriormente attraverso il<br />

processo globale di distensione nella misura in cui anche lo scambio<br />

commerciale con l’est si è normalizzato.<br />

Il secondo tema fondamentale della storia europea del dopoguerra è<br />

trattato dai libri di testo di storia in modo profondamente diverso.<br />

Nondimeno, prevale – come più volte ricordato – la tendenza a ridurre<br />

l’Europa all’Europa occidentale. Qui di seguito saranno approfondite le<br />

differenze significative nella presentazione dell’integrazione dell’Europa<br />

occidentale e delle loro cause.<br />

La descrizione di gran lunga più riuscita del tema è offerta da Ge-<br />

71

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!