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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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L’influsso di Carlo Magno sin nel presente e il suo significato per<br />

l’Europa unita del futuro vengono sottolineati citando un articolo di<br />

giornale del 1984, «Orazione per un’Europa unita», che si occupa del<br />

conferimento ad Aquisgrana del premio Carlo Magno a K. Carstens –<br />

sul premio e i suoi vincitori si veda anche Unsere Geschichte (Hug, vol. I,<br />

1987, p. 147). In particolare vengono rilevate le matrici dell’unità<br />

culturale d’Europa, cosi sintetizzate in Geschichte in vier Bänden (Zuber e<br />

Holzbauer, vol. II, 1985, p. 23):<br />

L’Occidente medievale sorse come centro culturale dal confluire della<br />

tradizione antica con il cristianesimo di impronta cattolico-romana e con<br />

l’ordine politico del grande impero franco... Latifondismo e feudalesimo<br />

offrirono i modelli fondamentali per l’ordinamento politico e l’organizzazione<br />

della società. La chiesa romana garanti la propria influenza attraverso le<br />

missioni e l’organizzazione episcopale. I conventi costituirono il centro della<br />

religiosità, dell’istruzione e della cultura. L’impero di Carlo Magno divenne la<br />

culla degli stati moderni dell’Europa occidentale e centrale; in esso ebbe<br />

conferma il pensiero di un nuovo impero [dopo quello romano dell’antichità].<br />

In una certa misura è qui formulato il programma di un’identità<br />

europea.<br />

Anche in Geschichtsbuch viene evidenziata l’opera di sintesi di Carlo<br />

Magno, considerata come premessa agli sviluppi del regno dei franchi in<br />

ambiti particolari (Hofacker e Schuler, vol. II, 1986, p. 17):<br />

Carlo Magno uni in un impero le popolazioni cristiane dell’Europa<br />

occidentale e centrale, ad eccezione dell’Inghilterra e dell’Irlanda. Egli<br />

dominava su un’area che aveva quasi l’estensione dell’antico impero<br />

romano d’Occidente. L’impero romano era risorto quale impero<br />

cristiano. Stili di vita germano-franchi, fede cristiana ed eredità romana si<br />

unirono nell’impero di Carlo Magno e determinarono il futuro d’Europa.<br />

Due aspetti contraddistinguono questa breve descrizione:<br />

normatività e persistenza.<br />

Anche Tempora. Geschichte und Geschehen (Bemlochner, Furth et<br />

al., vol. II, 1987, p. 17) e Unsere Geschichte (Hug, vol. II, 1987, p. 144)<br />

presentano Carlo Magno rispettivamente come «sovrano» o «padre<br />

dell’Europa». Qui, a dire il vero, l’opera di Carlo Magno è apprezzata<br />

con maggiore enfasi in quanto artefice del rinato impero romano;<br />

l’aspetto europeo entra in gioco soltanto in quanto il cristianesimo viene<br />

messo in rilievo quale istituzione unitaria. Scompare del tutto infine in<br />

Zeiten und Menschen (Görlitz e Immisch, vol. II, 1984, p. 17),<br />

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