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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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sca utilizzare il concetto di Europa o di europeo senza delimitazioni o<br />

precisazioni ulteriori, in un tentativo, a parer nostro volontaristico, di<br />

non istituire forti differenziazioni fra i vari ambiti geografici, politici e<br />

culturali che configurano, o hanno configurato, l’Europa nel suo insieme.<br />

Costituisce un’eccezione a questo riguardo il manuale dell’editrice<br />

Vicens Vives, che utilizza con la minor imprecisione fra quelle<br />

constatate nei manuali esaminati il concetto d’Europa nel suo significato<br />

fisico, tanto da definire di volta in volta l’area geografica (e culturale)<br />

a cui fa riferimento (Fernández, De Miguel et al., vol. I, 1988, p.<br />

265):<br />

Alcuni dei regni costituitisi [in seguito alle migrazioni germaniche]<br />

scomparvero presto e in modo violento. Altri ebbero invece sorte migliore.<br />

Da essi, lentamente, sorsero i nuovi paesi che oggi costituiscono l’Europa<br />

occidentale, come la Francia, l’Inghilterra e l’Italia... In essi iniziò a<br />

svilupparsi una civiltà nuova, che oggi è la nostra e che conosciamo con il<br />

nome di civiltà occidentale.<br />

Un tentativo di definire con maggiore precisione l’Europa, privilegiandone<br />

la dimensione culturale occidentale, è messo in atto dall’editrice<br />

Anaya (Perales e Pelegero, vol. III, 1991, p. 164) in un’unica occasione,<br />

a proposito dei grandi blocchi geo-economici attualmente<br />

esistenti, e non riguardo ad argomenti di studio propriamente storici:<br />

L’Europa è un mosaico di nazioni, culla della civiltà occidentale. Questa<br />

è il risultato finale di una serie di movimenti, che susseguendosi<br />

determinarono un rinnovamento costante: la cultura greco-latina, il<br />

cristianesimo, l’arte gotica e romanica, il Rinascimento, la rivoluzione<br />

industriale, i progressi del XX secolo... Data la vocazione espansionistica<br />

dell’Europa, la sua civiltà si diffuse in quasi tutto il mondo: l’Africa<br />

meridionale, buona parte dell’Oceania e l’intera America.<br />

Quando usa la definizione di Europa, l’editrice S. M. non solo si riferisce<br />

esclusivamente all’area occidentale (quel che concerne l’ex<br />

Unione Sovietica in senso stretto, senza includervi i paesi dell’oriente<br />

europeo, viene esposto in un altro capitolo), ma è anche assai più imprecisa<br />

(Rozas, Seco e Martínez, vol. III, 1991, p. 224):<br />

L’Europa occidentale comprende i paesi dell’Est europeo che si<br />

sviluppano nell’ambito di un sistema sociale ed economico<br />

capitalista. Alle affinità esistenti fra le nazioni dell’Europa<br />

occidentale si contrappongono differenze economiche, sociali e<br />

culturali. Da qualche tempo sono sorti movimenti che mirano<br />

all’unificazione di questi paesi. Nel 1957 si è costituito il Mercato Co-<br />

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