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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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fia: la situazione politica attuale dell’Europa e in particolare la comunità<br />

europea. È un elemento di cui tener conto in rapporto ai manuali di<br />

storia alcuni dei quali, al contrario, trattano assai rapidamente l’argomento.<br />

Il manuale di Cremonese dedica alla comunità europea le pagine finali<br />

(Cremonese, 1990a, pp. 340-49), esponendo innanzi tutto i motivi<br />

che ne hanno determinato la formazione: motivi politici, economici,<br />

sociali e ideali. Benché l’autore non proponga esplicitamente una<br />

gerarchia di importanza fra tali motivi, una graduatoria risulta di fatto<br />

dalla sequenza dell’esposizione. All’origine di tutto viene messa la catastrofe<br />

rappresentata dalle due guerre mondiali, che complessivamente<br />

causarono la morte di circa venti milioni di europei, soprattutto la<br />

seconda che, oltre a distruzioni di portata fino ad allora ineguagliata vide<br />

la divisione del mondo fra le due superpotenze, con la perdita di peso<br />

politico dei singoli stati europei (Cremonese, 1990a, p. 341): «se non<br />

avessero fatto fronte comune, gli Stati europei avrebbero corso il rischio<br />

di diventare facile preda di uno dei due colossi». Il che poi di fatto<br />

accadde: «L’unica soluzione possibile parve quella di costituire delle<br />

alleanze militari che non superavano la divisione del continente in due<br />

blocchi, ma contribuivano ad accentuarla: nacquero cosi la Nato e il<br />

Patto di Varsavia» (Cremonese, 1990a, p. 341-42). I motivi economici,<br />

secondo l’autore, rappresentarono soprattutto la spinta per superare le<br />

tensioni politiche esistenti fra nazioni che si erano accanitamente<br />

combattute (in particolare Francia e Germania); a quelli sono connessi i<br />

motivi sociali, cioè soprattutto la libera circolazione della manodopera<br />

fra gli stati associati. Infine vengono ricordati i motivi ideali, «non meno<br />

importanti» dei precedenti (Cremonese, 1990a, p. 342):<br />

Un’Europa Unita avrebbe potuto battersi con maggiore efficacia per una<br />

pacifica convivenza tra i popoli di tutto il mondo e per salvaguardare e<br />

diffondere un complesso patrimonio di valori insostituibili: primi fra tutti,<br />

indubbiamente, la libertà (civile, politica, religiosa ecc.), la democrazia e la pace.<br />

Segue poi una narrazione molto dettagliata delle varie tappe<br />

dell’unificazione dell’Europa occidentale, dalla costituzione dell’Oece<br />

nel 1948 fino a oggi, con numerose cartine e grafici che mostrano il<br />

progressivo allargamento della comunità da sei a dodici membri, la<br />

struttura dei suoi organi di governo, il suo ruolo nella produzione agricola<br />

e nel commercio internazionale. Cremonese analizza inoltre i<br />

principali problemi attuali, con particolare attenzione al Mercato co-<br />

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