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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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Questo manuale offre agli alunni un’immagine concreta dell’Europa<br />

nei tempi moderni che non rimane affatto in secondo piano. Può essere<br />

al contrario considerata ambizione principale del manuale quella di<br />

rilevare gli elementi comuni in Europa; nel discorso si tiene anche conto<br />

della tradizione della storiografia europea. L’accento è posto soprattutto<br />

sull’Europa occidentale; le diverse nazioni non sono considerate<br />

singolarmente. Il riferimento alla storia della chiesa è senza alcun dubbio<br />

da intendere quale omaggio alla tradizione dell’unità di fede spagnola ma<br />

anche europea. Forse spazio insufficiente è dedicato al rapporto della<br />

Spagna con l’Europa.<br />

L’articolazione del manuale rispecchia il pensiero tradizionale dello<br />

storico W. B. Rostow, che procede nell’analisi storica per gradi: tale approccio<br />

costituisce non solo un vantaggio, ma anche un pericolo. La<br />

storia dell’Europa è determinata nel suo sviluppo secondo uno schema<br />

che porta dalla società tradizionale (predominanza dell’agricoltura) –<br />

attraverso uno «stadio di rapida evoluzione» – o dalla «società in<br />

transizione», alla produttività e dalla «società del take off economico» alla<br />

società dei consumi di massa. Uno schema del genere è un sostegno<br />

sicuro per qualsiasi trattazione storica che proceda dai livelli culturali<br />

inferiori a quelli superiori. Ma il pericolo è che a questo modo venga<br />

offerta una sorta di determinismo affine al materialismo storico che, se<br />

trasferito ai processi storici, può condurre a errori di giudizio e a<br />

teleologismi inammissibili 7 .<br />

4. Geografia<br />

Nel volume per la VI classe del manuale Nuevo-País, che considera la<br />

geografia della Spagna, l’unico riferimento all’Europa è l’emigrazione<br />

spagnola degli anni sessanta verso l’Europa occidentale (Nuevo País,<br />

vol. I, 1985, p. 114).<br />

Considerando lo sviluppo demografico europeo, si fa riferimento<br />

all’invecchiamento della popolazione, cioè agli elevati tassi di mortalità e<br />

natalità al di fuori dell’Europa e a quelli inferiori del nostro continente<br />

(Nuevo País, vol. II, 1985, p. 48). A ciò si aggiungono l’urbanizzazione e<br />

la crescita urbana successive alla seconda guerra mondiale. Al confronto<br />

demografico è dato il titolo di Europa: popolazione e città, e il tema viene<br />

inquadrato nel paragrafo L’Europa comincia a essere un continente di vecchi.<br />

Per rendere chiaro agli studenti che oggi l’Europa è un «continente<br />

vecchio» anche in riferimento alla struttura demografica, viene fatta<br />

un’analisi comparativa della crescita demografica.<br />

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