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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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La figura di Franco non è soggetta ad alcuna valutazione di merito.<br />

Alle difficoltà economiche e sociali dell’Europa di quegli anni è ascritta<br />

la responsabilità della scoppio della seconda guerra mondiale. Gli stati<br />

europei dopo la prima guerra mondiale si sarebbero trovati innanzi al<br />

problema di convertire l’economia dalla produzione bellica alla<br />

produzione civile.<br />

La seconda guerra mondiale è definita «un avvenimento bellico di<br />

estensione mondiale», ma ciò non toglie che il fulcro della trattazione sia<br />

rappresentato dagli avvenimenti europei. Fra le conseguenze del<br />

conflitto sono indicati, quali movimenti principali, il «socialismo democratico»<br />

con forti partiti operai in Inghilterra, Francia e Italia; il comunismo<br />

e la sua larga diffusione nell’Europa orientale sotto l’egemonia<br />

dell’Unione Sovietica; il movimento democratico-cristiano con tendenze<br />

particolarmente innovative in Italia e in Germania.<br />

È posta in rilievo la formazione del sistema bipolare di equilibrio fra<br />

le potenze. Il piano Marshall ha stimolato la ripresa economica e il<br />

movimento europeo di unificazione, presentato con il motto seguente:<br />

«dollari e armi a difesa della civiltà cristiano-occidentale» (Historia del<br />

Mundo contemporáneo, 1987, p. 547). De Gaulle, con la sua politica, ha<br />

creato un’«Europa degli europei», con l’intenzione di indebolire gli Stati<br />

Uniti (Historia del Mundo contemporáneo, 1987, p. 556). Il movimento<br />

europeo di unificazione è valutato positivamente, in quanto mirava alla<br />

debolezza interna dei due blocchi, agendo in questo modo come fattore<br />

di pace. Il dopoguerra si è svolto all’insegna di uno «spirito europeo di<br />

collaborazione». Se nel manuale si parla in generale dell’Europa, i<br />

contenuti si limitano all’Europa occidentale. Questo «spirito europeo di<br />

collaborazione» è illustrato agli studenti con dovizia di particolari e<br />

documentato col richiamo al fatto che forme di vita, valori e<br />

comunicazione internazionale hanno creato sempre più elementi di<br />

comunanza. Sono registrate tutte le disposizioni, le intese e le<br />

organizzazioni sovranazionali sorte dopo l’ultima guerra. Accanto allo<br />

sviluppo europeo sono ricordate anche la decolonizzazione e la nascita<br />

del conflitto tra nord e sud (Historia del Mundo contemporáneo, 1987,<br />

p. 586 e segg.).<br />

Successivamente è presentata l’elaborazione dell’idea di Europa. Essa<br />

è ricondotta al secolo XIX e riferita a Saint Simon e allo storico A.<br />

Thierry, che nel loro scritto comune del 1814 svilupparono l’idea<br />

dell’unità europea con sottounità nazionali (Historia del Mundo contemporáneo,<br />

1987, p. 606). Tra l’altro viene specificato che dall’impero<br />

romano fino a quel momento altre erano state le ragioni per un’integrazione<br />

europea: tentativi di «agglomerazione di aree» compiuti<br />

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