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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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via all’Europa il ruolo di «terza forza» (Hüttenberger e Mütter, vol. IV,<br />

1988, p. 171):<br />

Anche se l’Europa nel 1945 cedette agli Stati Uniti e all’Unione<br />

Sovietica la sua funzione di potenza politica mondiale, mantenuta sino ad<br />

allora, ciò non significava che essa in futuro sarebbe stata solamente<br />

l’oggetto della politica delle due nuove potenze. Entrambe le potenze<br />

avevano interesse che nell’Europa distrutta dalla guerra l’economia si<br />

riprendesse velocemente: gli Stati Uniti volevano l’Europa quale partner<br />

d’affari più importante e l’Unione Sovietica aveva bisogno di manufatti<br />

industriali per la propria ricostruzione. Nell’urgente ricostruzione<br />

economica dei paesi europei politicamente indeboliti vi era forse la<br />

possibilità di svolgere una funzione indipendente tra le potenze mondiali.<br />

A tal fine essi dovevano però superare i loro differenti interessi politici e le<br />

antiche contrapposizioni per giungere a un’unità superiore. L’idea di<br />

un’Europa indipendente, unita dopo la fine della guerra, fu inoltre suscitata<br />

in modo più intenso e legata alla speranza dell’Europa come «terza forza»<br />

tra le potenze mondiali. Quale alternativa a questo futuro d’Europa<br />

tuttavia, a partire dal 1945, in seguito alla diffidenza crescente fra Stati<br />

Uniti e Unione Sovietica, si delineò sempre più chiaramente il pericolo di<br />

una divisione d’Europa in due blocchi.<br />

Come spesso accade in Geschichtsbuch, anche in questo caso in primo<br />

piano non si trova subito la storia realmente avvenuta, bensì una storia<br />

virtuale; soltanto in un secondo momento il volume si volge alla<br />

formazione dei blocchi in Europa dopo la seconda guerra mondiale – cosi il titolo<br />

di una scheda in Geschichtsbuch (Hüttenberger e Mütter, vol. IV, 1988, p.<br />

174). Con una concezione della storia cosi aperta al futuro questo<br />

manuale si distingue da tutti gli altri; inoltre, grazie ad alcune caricature<br />

e a un confronto unico nel suo genere tra libri di testo («Perché gli<br />

autori di manuali scolastici arrivano a esposizioni differenti?»), sono<br />

proposti agli studenti strumenti particolarmente adatti a comprendere il<br />

fenomeno della «guerra fredda» (Hüttenberger e Mütter, vol. IV, 1988,<br />

p. 184 e segg.).<br />

Centrale nella trattazione di Geschichte in vier Bänden è il piano<br />

Marshall e la reazione sovietica susseguente. Il suo significato per l’Europa,<br />

cioè per i paesi europei interessati a tale piano di aiuti, viene simbolizzato<br />

da un manifesto olandese del 1959 (Zuber e Holzbauer, vol.<br />

IV, 1986, p. 132). Dopo la descrizione dell’insediamento delle democrazie<br />

popolari dell’est, viene fatta la seguente sintesi: «L’Europa, i cui<br />

paesi erano uniti da un’antica cultura secolare, era ora dilaniata in due<br />

parti. La cooperazione della coalizione contro Hitler lasciò il posto a un<br />

confronto politico e ideologico» (Zuber e Holzbauer, vol. IV, 1986, p.<br />

133). Quest’ultimo si articolò in due blocchi militari opposti, la for-<br />

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