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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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La nascita dei regimi autoritari compresi nel concetto di «fascismo» è<br />

presentata come propriamente europea, ma vi rientrano anche Polonia,<br />

Ungheria e Austria (considerata parte dell’Europa dell’est!). Modello per<br />

gli altri paesi è il fascismo dell’Italia, mentre «il governo autoritario più<br />

significativo» è quello della Germania con l’ascesa al potere del partito<br />

«nazi» di Hitler – indicazione errata per il Partito nazional-socialista, la<br />

Nsdap (Nuevo País, vol. III, 1985, p. 158). Interessante in questo<br />

contesto è che non venga tenuto conto della Spagna di Franco: in un<br />

solo passo, allorché si cita l’appoggio ricevuto da Germania e Italia, al<br />

regime franchista vengono attribuiti tratti fascisti (Nuevo País, vol. III,<br />

1985, p. 201). Anche se il fascismo è introdotto come movimento<br />

europeo, dopo l’Italia e la Germania, è il Giappone a comparire quale<br />

paese fascista.<br />

Lo stalinismo, che non può non esser compreso tra i regimi autoritari,<br />

è completamente trascurato come tale e definito «regime radicale<br />

necessario per il consolidamento dell’organizzazione interna dell’Unione<br />

Sovietica» (sic).<br />

La causa principale del sorgere del fascismo è ravvisata nella miseria<br />

economica del periodo successivo alla prima guerra mondiale. Nella<br />

descrizione del nazionalsocialismo tedesco, tra gli oppositori sterminati<br />

nei campi di concentramento sono annoverati insieme socialisti,<br />

comunisti, intellettuali ed ebrei (Nuevo País, vol. III, 1985, p. 161),<br />

senza fare alcuna menzione del fatto che fossero stati allestiti lager<br />

speciali per la soppressione degli ebrei. Nella rappresentazione degli<br />

orrori della guerra, ebrei e prigionieri di guerra russi sono citati insieme<br />

quasi indifferentemente (Nuevo País, vol. III, 1985, p. 213):<br />

E quando gli alleati invasero la Germania, una scoperta macabra: campi<br />

di concentramento (Dachau, Bergen-Belsen, Auschwitz) in cui a causa del<br />

razzismo nazista morirono milioni di ebrei perseguitati e perirono milioni<br />

di prigionieri di guerra russi.<br />

È brevemente spiegata la considerazione degli slavi come «razza inferiore»<br />

e la teoria dello «spazio vitale all’est». Per la guerra civile in<br />

Spagna l’ingerenza internazionale è valutata negativamente in quanto<br />

causa di un prolungamento del conflitto. L’appoggio della Germania e<br />

dell’Italia non è attribuito a una presunta simpatia per Franco, ma a<br />

motivazioni strategiche in vista del conflitto mondiale: la Spagna costitui<br />

un campo di prova per le potenze europee, che là poterono sperimentare<br />

le nuovi armi in previsione di quella guerra che già andava<br />

delineandosi (Nuevo País, vol. III, 1985, p. 195). La responsabilità<br />

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