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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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tate qui, ma molte delle loro parti sono costruite in Giappone. Per la Nissan<br />

il vantaggio è che può montare e vendere automobili attraverso questa fabbrica<br />

senza pagare dazi di importazione in Gran Bretagna o nella Cee.<br />

Il volume di Tate (1989a) procede in modo analogamente conciso.<br />

Certo l’autore presenta la comunità europea (Cee), ne ricorda la data di<br />

nascita, riproduce una mappa con i paesi membri della comunità<br />

economica europea, ricorda il trattato di Roma, i paesi fondatori e le<br />

adesioni successive, tuttavia ne rimane distanziato. La comunità economica<br />

europea non è che una delle tante associazioni oggi esistenti.<br />

Non si parla di una situazione di partenza particolare in riferimento<br />

all’esperienza della guerra (Tate, 1989a, p. 180):<br />

Come termine generale esso (Cee) si riferisce a un gruppo di stati associatisi<br />

per formare una più grande unità economica con finalità produttive e commerciali...<br />

Un mercato comune può anche, come nel caso della Cee, implicare<br />

altre misure per allineare la politica economica degli stati membri.<br />

People and Events, dello stesso autore (Tate, 1989b), tenta di interpretare<br />

le manifestazioni organizzative e istituzionali del concetto<br />

d’Europa – il Consiglio europeo, la comunità del carbone e dell’acciaio,<br />

la comunità europea e i suoi antecedenti – ricordando i giudizi e le<br />

attese della gente alla fine della seconda guerra mondiale (Tate, 1989b,<br />

p. 107):<br />

La maggior parte della popolazione nell’Europa occidentale era enormemente<br />

sollevata dal fatto che i lunghi anni della guerra e l’occupazione<br />

fossero infine terminati. C’era anche un diffuso convincimento che l’Europa<br />

dovesse imparare dai suoi errori e assicurarsi che conflitti come la prima e la<br />

seconda guerra mondiale non si ripetessero mai più. Sulla scorta di queste<br />

opinioni sorse un movimento per l’unità europea, che ha avuto la sua<br />

maggiore influenza sulla vita della popolazione dell’Europa occidentale negli<br />

anni successivi al 1945.<br />

Questa generale coscienza europea – cosi la presenta Tate – è in<br />

relazione a due fattori politici particolari, che contribuirono ad orientare<br />

le scelte di fatto: il timore generale dell’Unione Sovietica e la preoccupazione<br />

che nell’epoca delle superpotenze gli stati europei fossero<br />

economicamente e politicamente troppo deboli per poter far valere i<br />

propri interessi. L’associazione in comunitaria si originò quindi dalla<br />

debolezza, non dalla forza. Che la Germania fosse compresa nell’Europa<br />

avrebbe garantito che la sua forza economica in via di consolida-<br />

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